La nota rivista settimanale Giallo ha intervistato Concetta Serrano (54 anni), madre di Sarah Scazzi (15 al momento della morte), uccisa ad Avetrana il 26 Agosto del 2010. La scomparsa, rivelatasi poi omicidio, con il ritrovamento del cadavere della ragazzina qualche mese dopo, suscitò un vero e proprio clamore mediatico. Concetta ha dichiarato durante l'intervista: "Mia sorella e mia nipote sono state condannate all'ergastolo un'altra volta, per un'esplosione di rabbia non controllata, ma continuano a negare.
Scaricano tutta la colpa su Michele ... Da quelle bocche non ho sentito parole convincenti": Eppure Sarah, la sua bambina, si fidava di zia Cosima (59 anni) e di sua cugina Sabrina (26 anni). Aveva solo 15 anni quando fu strangolata, al processo d'Appello, i giudici hanno confermato la condanna all'ergastolo per le due donne, mentre per Michele Misseri (61, marito di Cosima e padre di Sabrina) quella ad 8 anni per soppressione di cadavere e furto di cellulare della giovane.
La verità a tutti i costi
Ad intervistare Concetta è stato precisamente Andrea Biavardi, il direttore di Giallo, noto fra i lettori della rivista per la sua gentilezza e disponibilità nel rispondere ad alcune domande che in tanti inviano a tale realtà giornalistica.
La mamma di Sarah ha poi affermato: "Ho avuto giustizia, ma ora voglio la verità, da quelle bocche (Sabrina e Cosima), non ho ancora sentito niente di convincente ... Sabrina ha rovinato due famiglie, la mia e la sua". Ha poi aggiunto: "Cosima e Sabrina pensavano di risolvere tutto scaricando le colpe su Michele, neanche gli amici di Sarah ci hanno aiutato a scoprire la verità". Concetta si fidava di sua sorella Cosima; per sua figlia Sarah, quella degli zii, era una vera e propria seconda casa, tanto da passare più tempo lì che in famiglia. Quella fiducia, così solida, così naturale, rivolta del resto a dei parenti stretti, andò ad infrangersi dinanzi ad un contesto marcio, perverso e malvagio.
Può la crudeltà umana arrivare a tanto?
La signora Serrano ha poi parlato della malvagità dimostrata da sua sorella e sua nipote nei confronti della sua figliuola: "Non pensavo che chi l'ha uccisa fosse gente pericolosa, ancora oggi sono scioccata per quanto accaduto e mi chiedo se è possibile essere così crudeli".
Secondo i giudici, Sabrina Misseri avrebbe ucciso la cugina, a causa di un'esplosione di rabbia. La ragazza , infatti, avrebbe considerato la 15enne, la reale causa di rottura con Ivano Russo, del quale Sabrina si era invaghita. Cosima sta condividendo lo stesso triste, ma giusto, destino di reclusione a vita, assieme a sua figlia, eppure, nonostante tutto, la donna continua a definirsi innocente, tanto da dichiarare: "Non siamo state noi". Nonostante tutto, Concetta non crede a queste sue parole, commentando così: "Si crede Gesù, ma Gesù non mentiva, lei sì".
Un reality show dell'orrore
A far ritrovare il cadavere di Sarah 5 anni fa, fu Michele Misseri, il quale si autoaccusò di gesti orribili quali l'omicidio ed il vilipendio del cadavere della nipote.
Esso fu rinvenuto nel pozzo di contrada Mosca (Avetrana) in diretta durante una puntata del programma Rai Chi l'ha visto? condotto da Federica Sciarelli. Il corpo di Sarah rimase in tale luogo per 42 giorni. A proposito del Misseri, ecco cosa Concetta ha riferito su di lui: "Incontro Michele ogni giorno in paese, noto in lui tanta indifferenza, lo compatisco".