Il Papa arriverà a Cuba la prossima settimana per l'ennesimo viaggio pastorale. Grande festa attesa per lui, ma i più felici, forse, saranno i 3522 detenuti delle carceri cubane che, grazie alla presenza di Papa Francesco, saranno rimessi in libertà. L'apertura del governo di Cuba sarà certamente apprezzata dal Pontefice.
Importante iniziativa del governo cubano in occasione della visita di Papa Francesco
La notizia è coincisa con l'importante incontro tra la delegazione diplomatica cubana de l'Avana e quella americana di Washington. Resta da verificare se, tra i detenuti liberati, ci saranno anche le 72 persone dichiarate dissidenti dai difensori dei diritti civili. Il governo cubano ha sempre negato di avere, nei propri penitenziari, prigionieri politici anche se, lo scorso gennaio, lo Stato caraibico rilasciò 53 prigionieri che il governo statunitense aveva ritenuto tali. Nell'amnistia in questione non verranno inclusi tutti quelli che hanno avuto la colpa di avere commesso 'crimini contro la sicurezza' e non saranno liberati nemmeno quelli che sono stati messi in galera per traffico di droga, stupro e omicidio.
La più grande amnistia dal 1959 sino ad oggi: 3522 prigionieri verranno rimessi in libertà
Tra i tanti detenuti che a breve 'rivedranno la luce del sole' ci sono anche donne e malati e tutti gli stranieri che dovranno essere accolti dai loro Paesi di origine. Non è la prima volta che Cuba concede atti di clemenza a favore di detenuti in occasione della visita di un Pontefice. Anche quando arrivò, nel 1998, Papa Giovanni Paolo II, Raul Castro liberò ben 300 detenuti. Successivamente, con la visita di Benedetto XVI, addirittura altri 2900 prigionieri vennero rimessi in libertà. Quella che avverrà la prossima settimana, in ogni caso, sarà la più grande amnistia dello Stato caraibico dal 1959. Appuntamento al 19 settembre, dunque, quando Papa Francesco farà visita all'isola per quattro intensi giorni. Finita la visita pastorale a Cuba, il Pontefice si trasferirà negli Stati Uniti.