La discussione politica che verte sulla riforma del sistema pensionistico italiano si concentra sulla possibile introduzione di un sistema flessibile che abbassi l'età pensionabile. Grazie all'azione di Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, ci potrebbe essere un intervento a favore di una salvaguardia per gli esodati .Mentre la Legge Fornero impone dei limiti anagrafici piuttosto elevati, Damiano cerca in tutti i modi di convincere il governo a non tenere conto dei limiti che ci sono stati dettati dall'Unione Europea ma di andare verso un'unica direzione: risolvere i problemi di esodati e donne lavoratrici.
Molte donne hanno pensioni al di sotto di 1.000 euro
Nelle ultime ore sono state diffusi alcuni dati dall'Istiuto Nazionale della Statistica (ISTAT) che mettono in evidenza come le donne siano costrette a rinunciare al proprio lavoro per potersi dedicare alla propria famiglia. Nel 52 percento dei casi, le donne percepiscono un assegno previdenziale inferiore a 1.000 euro. Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha confermato che l'introduzione di eventuali sistemi che consentano la pensione anticipata saranno a carico dei cittadini. In questa direzione va, infatti, la proposta del prestito pensionistico,un sistema che andrebbe a gravare sui lavoratorie sulle aziende.
La salvaguardia forse non sarà definitiva
Ma la notizia che è giunta dalle colonne delle Repubblica non è per niente incoraggiante. Infatti, sembrerebbe che la settima salvaguardia per gli esodati non sia quella definitiva, lasciando sul campo 'ancora qualche superstite', forse in attesa che raggiungano i requisiti imposti dalla precedente riforma.
Il governo Renzi, sembra orientato verso altri obiettivi, come quello della lotta alla povertà con la possibile introduzione della social card. Non ci resta che aspettare le prossime mosse dell'Esecutivo, anche se il tempo a disposizione sta per finire. Ricordiamo che, a partire dalla metà del mese in corso, inizierà la discussione dellaLegge di Stabilità che sarà poi approvata dal Parlamento entro la fine dell'anno.