E' ripreso nel Tribunale di Bergamo il processo a Massimo Bossetti, l'unico imputato per l'omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne uccisa il 26 novembre 2010 a Brembate di Sopra. In aula erano presenti Maura Panarese e Fulvio Gambirasio che sono stati chiamati a testimoniare per ripercorrere le ultime ore di vita di loro figlia, oltre che per cercare dichiarire quali fossero le abitudini della ginnasta.

In aula era presente anche Massimo Bossetti che non hamai incontrato lo sguardo con quello della madre di Yara. Il padre Fulvio è apparso ancora visibilmente segnato dalla terribile tragedia tanto che, nei suoi racconti, non è riuscito in più di un'occasione a trattenere le lacrime.

News Yara Gambirasio: la giovane era rimasta molto scossa dal caso di Sarah Scazzi

Maura e Fulvio Gambirasio hanno confermato che Yara era una ragazza molto studiosa. Proprio il giorno della sua scomparsa, aveva ricevuto il pagellino ed era felicissima dei voti presi. E' uscita per recarsi in palestra con la sua solita gioia di vivere e portando con sé uno stereo ma non vi ha più fatto ritorno.

Dopo qualche ora, Maura ha capito che qualcosa non stava andando come doveva. Yara, solitamente molto puntuale, era in ritardo e il suo telefono risultava spento. La mamma ha subito chiamato in palestra per sapere se era successo qualcosa ma le è stato risposto che la ginnasta se n'era già andata da tempo.

E' a quel punto che la preoccupazione è peggiorata: ha quindi chiamato il marito e, dopo le prime ricerche, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri.

Fulvio ha voluto precisare che, sulle prime, aveva pensato che potesse avergli fatto del male qualcuno che che nutrivaodio nei suoi confronti, per qualche ragione sconosciuta. Quando poi ha saputo che si trattava di una persona completamente estranea al cerchio familiare (o delle più strette amicizie), si è quasi sentito sollevato.

I genitori di Yara, infine, hanno voluto precisare quanto la figlia fosse rimasta scossa da quanto accaduto a Sarah Scazzi solo qualche mese prima. Proprio per questo, la ginnasta aveva fatto delle ricerche su internet riguardo alle violenze sulle donne.

Passando alla difesa di Massimo Bossetti, i suoi avvocati si sono detti abbastanza soddisfatti dell'udienza di oggi 11 settembre ed in particolare dell'autorizzazione ottenuta per avere accesso ai cosiddetti 'dati grezzi'. In questo modo potranno, finalmente, verificare che non siano stati commessi errori durante le analisi del DNA.