Non si fermano le indagini per cercare di risolvere il caso di Guerrina Piscaglia, la cinquantenne di Cà Raffaello scomparsa nel nulla dall'1 maggio dello scorso anno. I parenti della casalinga, originaria di Badia Tebalda, un paesino vicino a Cà Raffaello, non si danno pace e vogliono scoprire la verità. La tesi della Procura di Arezzo è che la casalinga sia stata assassinata da Padre Gratien Alabi, il prete congolese che la donna andava spesso a trovare in parrocchia. Non è ancora molto chiara la relazione che intercorreva tra i due, ma la Procura di Arezzo ritiene che l'ex parroco di Cà Raffaello abbia avuto dei rapporti sessuali con Guerrina Piscaglia.
La donna, infatti, inviò un messaggio al prete, rivelandogli di essere incinta di lui. Tuttavia, Gratien, ha sempre negato di avere avuto rapporti intimi con la donna e si è dichiarato assolutamente innocente. Inoltre, in una delle ultime puntate di "Quarto Grado", il religioso congolese ha rivelato di soffrire d'impotenza; questo dettaglio potrebbe alleggerire notevolmente la sua posizione. Nelle ultime ore, però, è arrivato un altro colpo di scena per quanto riguarda il caso di Guerrina Piscaglia: a parlare, infatti, è una nuova testimone, amica della donna scomparsa. Vediamo tutti i dettagli delle sue dichiarazioni.
Ultime notizie Guerrina Piscaglia, clamorose rivelazioni di una testimone: Gratien è colpevole?
Le clamorose rivelazioni della donna sono state raccolte dal "Corriere di Arezzo", che sta seguendo passo per passo le indagini su questo caso molto delicato. La donna ha dichiarato che Guerrina Piscaglia avrebbe voluto che Padre Gratien dismettesse l'abito talare.
La casalinga cinquantenne avrebbe ricattato il prete africano, minacciandolo di rivelare di essere incinta di lui; la Piscaglia, infatti, avrebbe rivelato alla testimone la sua volontà di passare il resto della sua vita con Padre Gratien Alabi. Si tratta di dichiarazioni molto importanti, che rafforzano la tesi della Procura di Arezzo. Il religioso congolese è colpevole? Per scoprirlo occorre attendere gli sviluppi delle indagini.