Il delitto di Teresa Costanza e Trifone Ragone potrebbe finalmente avere un nome e una causa. Le indagini relative alla morte dei due fidanzati di Pordenone, uccisi lo scorso 17 marzo nel parcheggio della palestra che frequentavano, sono finalmente arrivate ad una svolta con l'iscrizione nel registro degli indagati di Giosuè Ruotolo, amico ed ex coinquilino di Trifone. Gli inquirenti hanno già vari elementi in loro possesso ma attenderanno l'interrogatorio del prossimo 06 ottobre per notificare l'eventuale ordine d'arresto a Ruotolo, che al momento resta l'unica persona iscritta nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio.
Giallo Trifone Ragone e Teresa Costanza: i vari indizi che portano a Ruotolo
Negli ultimi sei mesi gli inquirenti hanno eseguito approfondite ricerche nei confronti di tutti gli ambienti frequentati dai due fidanzati pordenonesi, barbaramente uccisi il 17 marzo scorso. E vari indizi avrebbero portato a Giosuè Ruotolo, apparentemente un caro amico di Ragone, colui che aveva anche sollevato la bara del ragazzo nel giorno del suo funerale.
Indagando sulla cerchia di amici di Trifone, è risultato evidente come Ruotolo non avesse un alibi per il giorno e l'ora dell'omicidio avendo affermato di essere stato solo in casa in quei tragici momenti.
Si è quindi passati ad analizzare i video di sorveglianza delle vie adiacenti alla palestra e ed è arrivata la conferma che l'auto del militare si fosse trovata nei pressi del luogo del delitto. La stessa conferma è giunta dall'analisi delle celle telefoniche che hanno agganciato prima l'area del parcheggio della palestra e poi quella del parco San Valentino. Proprio per questo si è passati a cercare l'arma del delitto nelle acque del laghetto: qui è stato trovato il caricatore di una pistola Beretta 7.65 'modello 20', già individuata come arma usata per uccidere a bruciapelo i due fidanzati. Secondo indiscrezioni tale pistola apparterebbe al nonno di Giosuè. Per cercare una prova schiacciante che incastri definitivamente Ruotolo, i RIS hanno effettuato dei prelievi nell'auto dell'indagato e già nei prossimi giorni si attendono i risultati. Ruotolo dovrà rispondere dell'accusa di omicidio nel corso dell'interrogatorio in programma il 6 ottobre, in seguito al quale potrebbe essere notificato l'ordine di arresto.
Ne frattempo è stata sentita anche la sua fidanzata per cercare di ricostruire i movimenti dell'indagato nel giorno del delitto. Si vuole capire se anche lei possa avere avuto un ruolo attivo in quell'efferato omicidio. Anche i due coinquilini di Ruotolo sono stati iscritti nel registro degli indagati come persone informate sui fatti. In questo caso si tratterebbe di un atto dovuto per potere effettuare il sequestro dell'appartamento che condividevano con Giosuè. Non sarebbero tuttavia coinvolti nel duplice omicidio.