Egitto e Russia hanno firmato un accordo di partnership per la costruzione di una centrale nucleare nel Paese africano. Mosca elargirà all'Egitto un prestito di 25 miliardi di dollari restituibile in 35 anni per la realizzazione di un impianto nucleare a Dabaa, nel nord del Paese, e si prevede che i lavori saranno completati entro il 2022. Il progetto comporterà la costruzione di un impianto di terza generazione con quattro reattori operativi.
Il presidente egiziano Sisi, durante l'incontro col suo omologo russo Putin, ha affermato che il prestito verrà rimborsato anche attraverso la produzione di energia elettrica che verrà generata dall'impianto..
Un accordo storico
Il patto già firmato prevede la restituzione del prestito a partire dal 2029 ad un tasso di interesse annuo del tre per cento. La Russia contribuirà con ingegneri, scienziati e altro personale per aiutare nella realizzazione dell'impianto. L'Egitto ha una popolazione di 90 milioni di abitanti e un grande fabbisogno energetico, per cui sta cercando di diversificare le sue fonti di energia.
Il governo egiziano ha varato un piano per la costruzione di impianti di energia solare ed eolica nei prossimi tre anni. Il Paese ha anche scoperto recentemente una grande riserva di gas naturale al largo delle coste del Mediterraneo.
Implicazioni e reazioni a livello internazionale
Sicuramente l'accordo tra Egitto e Russia non avrà fatto molto piacere al vicino Israele, sempre impegnato nell'affermare la propria supremazia in Medio Oriente soprattutto per quel che riguarda il nucleare. Alla luce dei recenti patti sull'energia atomica iraniana, tanto osteggiati dal governo israeliano, ci potrebbero essere degli sviluppi geopolitici preoccupanti. L'impegno della Russia in Siria e l'eterna amicizia tra Stati Uniti ed Israele fanno sicuramente parte di uno scacchiere internazionale che, insieme a interessi economici e patti come quello siglato dall'Egitto, condurranno a nuovi scenari. Ad ogni modo in questo momento la priorità, e si spera l'unità di intenti, è la lotta contro il terrorismo globale.