Stonehenge, il monumento preistorico situato in Wiltshire, Inghilterra, continua ad attrarre su di sè l’attenzione non solo di turisti e curiosi, ma anche di numerosi ricercatori che vogliono capirci di più sulle sue origini. Un team di scienziati del Galles afferma di aver trovato finalmente la risposta al "come" furono trasportate le imponenti rocce di Stonehenge. Credono e sostengono di avere prove concrete che i movimenti dei ghiacciai siano stati i responsabili del movimento delle grandi pietre e rifiutano categoricamente la teoria secondo la quale le “rocce azzurre” furono scoperte sotto terra durante alcuni scavi e trasportate da Pembrokeshire circa 5000 mila anni fa.

Le rocce trasportate dai ghiacciai

I ricercatori, guidati dal professor Brian John, sono convinti che le rocce furono trascinate dai ghiacciai, avendo individuato formazioni geologiche che potrebbero essere connesse con l'ultima glaciazione avvenuta in questa area circa 20.000 anni fa. La stessa zona montagnosa del Galles potrebbe essere stata abitata nella preistoria da un popolo di cacciatori. “Ci sono prove sostanziali a sostegno del fatto che le rocce furono trasportate dai ghiacciai e zero fatti che dimostrino la teoria che furono trasportate da uomini. Pensiamo che gli archeologi siano stati così presi a voler raccontare una buona storia, che abbiano perso di vista le prove davanti a loro.

Questa è una grave mancanza di attenzione. Ora dovranno effettuare una valutazione completa del materiale che hanno raccolto”, ha affermato il professor John, secondo quanto riportato dal noto periodico ingleseThe Telegraph.

I misteri ancora irrisolti

Solo qualche giorno fa, fu annunciata una nuova scoperta riguardante buchi contenenti degli agglomerati rocciosi simili alle rocce di Stonehenge, il che secondo gli archeologi anticipava la sua costruzione di circa 1000 anni. Sicuramente sono molti ancora gli interrogativi su questa emblematica struttura che continuano a rimanere senza risposta, ma questa volta, almeno un mistero potrebbe essere risolto.