Il delitto dei due fidanzati di Pordenone, Trifone Ragone e Teresa Costanza, che vede come unico indagato il militare napoletano Giosuè Ruotolo, potrebbe essere ad un punto di svolta. Gli inquirenti stanno vagliando in questa fase dell'indagine, come precisato dallo stesso avvocato difensore Roberto Rigoni Stern sul Corriere del Veneto, l'eventuale ipotesi di un amore non corrisposto di Giosuè per Trifone.

Infatti, come riportato dal settimanale 'Giallo', pare che alcuni commilitoni di Ruotolo avrebbero espresso dubbi sulla sua virilità, tali da non poter escludere a-priori l'eventuale possibilità che il movente del delitto possa essere di tipo passionale. A oggi, però, ha sottolineato il legale di Giosuè non sono trovate tracce evidenti che possano dare consistenza a un'ipotesi del genere. Un'ipotesi, secondo Rigoni Stern, presa in considerazione dagli inquirenti perché certi della colpevolezza di Giosuè stanno cercando il movente per poterlo finalmente incriminare. 

Dubbi

Il delitto di Teresa e Trifone ha colpito molto l'opinione pubblica.

Programmi tv e giornali hanno sviscerato indizi, dettagli, ipotesi. Ormai tutti gli appassionati del caso sanno di quanto sia compromettente la posizione del ragazzo napoletano. Infatti, inizialmente Giosuè ha sostenuto di essere in casa quando i due ragazzi sono stati uccisi. Una dichiarazione che è stata smentita da una videocamera che ha ripreso la sua auto nelle vicinanze della palestra, proprio mentre Trifone e Teresa venivano ammazzati. L'arma è stata rinvenuta, poi, in un lago vicino la palestra, dove l'indagato ha dichiarato di essersi fermato per fare jogging. I sei spari a distanza ravvicinata, esplosi rapidi e consecutivi, lasciano presupporre dagli esperti in materia una familiarità dell'omicida con le armi.

In tutto questo, quasi da contrappunto, ha stupito la prudenza degli inquirenti che, nonostante le varie prove acquisite contro Giosuè Ruotolo, stanno ancora indagando, evidentemente vogliono essere davvero certi prima di un'eventuale incriminazione. Una prudenza, forse, dettata dalla scoperta di un movente estremamente scioccante.