Arrivano sempre nuovi risvolti che riguardano la tragedia avvenuta nel Cosentino della giornata del 27 gennaio. Secondo quanto riportato dall'Agi il 46enne ex cognato della dottoressa uccisa a Cetraro sarebbe sotto stato di fermo. La notizia è stata confermata all'agenzia di stampa dal Procuratore di Paola, Bruno Giordano. Dopo la deposizione in cui l'uomo avrebbe confermato di aver commesso il delitto arriva la smentita dei suoi avvocati.
Secondo i legali le dichiarazioni dell'uomo sarebbero state fatte sotto pressione e in assenza del proprio legale e dunque formalmente non avrebbero valore.
'Dichiarazioni non valide'
Le dichiarazioni in cui l'uomo avrebbe confessato il delitto e il movente dello stesso al termine di un interrogatorio durato diverse ore sarebbero, secondo il legale dell'uomo, Sabrina Mannarino non sono valide. A motivare queste parole è l'assenza del legale al momento dell'interrogatorio svolto dalle forze dell'ordine. Secondo l'avvocato si tratterebbe di dichiarazioni fatte sotto pressione e non di una confessione vera e propria.
A confermare però che l'uomo si trova in queste ore sotto stato di fermo è il Procuratore di Paola che si occupa di seguire le indagini, ossia Bruno Giordano.
Le parole del procuratore
Il Procuratore ha affermato anche che ci sarebbe qualcosa ad aggravare la situazione dell'uomo. Si tratta della presenza di un video che riprenderebbe l'auto dell'uomo arrivare e ripartire dal posto incriminato. Ci sono anche alcune rivelazioni della moglie che avrebbe confermato la possibilità che l'uomo avesse disponibilità del piede di porco usato per uccidere la donna. L'uomo si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere solo al termine dell'interrogatorio. Dopo le dichiarazioni dell'avvocato del presunto responsabile, dovranno essere svolti nuovi interrogatori per capire se realmente l'uomo abbia la responsabilità del delitto. Intanto il paese continua a restare in stato di shock per la morte della donna e per i continui risvolti che stanno arrivando sull'omicidio.