Si allarga quasi senza limite il fronte delle notizie che vedono protagonisti - in negativo - gli immigrati accolti nei Paesi del Nord Europa. Dopo i fatti di Colonia e le successive notizie che hanno visto salire a oltre 500 le denunce di donne molestate sessualmente in altre 5 città della Germania, arrivano ulteriori aggiornamenti dalla vicina Svezia.

Secondo il quotidiano "Dagens Nyheter", un rapporto segreto della polizia indicherebbe che al "We are Stockholm Festival", un happening annuale di musica che raccoglie circa 200.000 giovani di età tra i 13 ed i 19 anni, ci sarebbero stati problemi con giovani immigrati dell'Afghanistan, che avrebbero aggredito delle ragazze svedesi, "strofinandosi" su di loro.

Sempre secondo questo rapporto, i "cosiddetti rifugiati" (così li chiama la polizia) indagati, sarebbero in gran parte provenienti dall'Afghanistan. Le ragazze oggetto di aggressione, che avrebbero sporto denuncia, sarebbero 11 o 12, cifra che le forze dell'ordine considerano "non rilevante", in considerazione del numero di presenti al festival della capitale svedese.

Una giovane di 15 anni avrebbe dichiarato che lei e la sua amica sarebbero state circondate da questi immigrati e molestate sessualmente proprio durante l'evento. La stessa ragazza avrebbe affermato che le guardie in servizio a stento si sarebbero rivolte ai presunti aggressori, senza far niente, se non facendoli allontanare.

Dopo poco, però, questi sarebbero tornati all'assalto.

Un'altra ragazza, la cui identità è stata tenuta nascosta per protezione, avrebbe detto che anche lei e la sua amica sarebbero state pesantemente molestate, con pacche sul sedere e ripetuti palpeggiamenti al seno. "In questi casi - avrebbe affermato - ti senti completamente senza potere e non è una bella sensazione". Inoltre, avrebbe aggiunto di non avere sporto denuncia perché non sapeva a chi rivolgersi.

Polizia reticente

Sempre secondo il quotidiano svedese, la polizia avrebbe coperto queste denunce, risultando reticente nel comunicare gli assalti sessuali. Un atteggiamento che il portavoce delle forze dell'ordine, Varg Gyllander ha definito inopportuno, perché sarebbe stata corretta la tempestiva comunicazione di tali accadimenti.

"Non so perché questo non sia stato fatto", ha dichiarato.

Questo atteggiamento ha provocato l'indignazione tra i partiti politici, specie di opposizione. Il democratico Soder ha gridato allo scandalo, ipotizzando che questi fatti siano successi anche in altre città della Svezia e che la polizia abbia omesso di comunicarlo per evitare che tali notizie diventassero di dominio pubblico, rallentando il processo di immigrazione di massa in Svezia.

Gli uffici centrali della Polizia hanno comunicato che nessuno è stato sottoposto a fermo per l'accaduto, ma il capo della Polizia Eliasson ha promesso un'investigazione interna per verificare eventuali "omissis".

Non è la prima volta

Secondo i media svedesi, non sarebbe la prima volta che tali fatti accadono.

Nello stesso festival, durante l'edizione del 2014, si sarebbero verificate circostanze simili. Proprio per prevenire tali aggressioni sessuali, era stata prevista la presenza di guardie, volontari e polizia espressamente istruiti ed allertati ad intervenire. Infatti, durante i 5 giorni della kermesse, almeno 200 giovani sono stati allontanati dall'area, ma la maggior parte delle molestie pare non sia stata denunciata per la mancanza di un agente da contattare nelle vicinanze.

Sia la Germania che la Svezia sono conosciute per la propria politica pro-immigrazione. Soprattutto la Svezia è stata il primo Paese ad offrire un permesso di residenza permanente agli immigrati siriani. Come la Germania, questa tendenza sembra spegnersi di fronte alla sostanziale ingovernabilità di migliaia di immigrati, e all'allarme lanciato da molte municipalità per l'impossibilità di trovare alloggio a queste persone.