A più di dieci giorni dalle aggressioni dell'ultimo dell'anno, che hanno visto come vittime centinaia di donne a Colonia come in altre città della Germania, i cittadini sono scesi in strada non solo per dire no alla violenza ma anche per prendere una netta posizione contro la violenza verbale rivolta contro gli immigrati in toto negli ultimi giorni. Secondo quanto riferito dalle autorità, infatti, a molestare le donne sarebbe stato un numeroso gruppo di nordafricani. Argomento a cui si è subito attaccato Pegida, il movimento anti-islamico nato recentemente e tutt'ora attivo nella lotta all'immigrazione.

Sempre ieri pomeriggio, un folto gruppo di femministe si è dato appuntamento sulle scale del duomo gotico di Colonia per dire "Noi non abbiamo paura". Il flash mob è stato scandito al ritmo delle parole "Rispetto, solidarietà e nessuna tolleranza". Il rumore dei fischietti e dei tamburelli ha presto invaso la piazza, lanciando un ennesimo grido di speranza.

Due fazioni contrapposte

La tensione, prevedibile data la presenza nelle stesse vie di due cortei appartenenti a due ideologie decisamente opposte, è poi scoppiata tra la polizia e i membri di Pegida. E' stato invece evitato l'incontro e lo scontro tra le due fazioni di militanti, gli uni appartenenti a Pegida e al movimento di estrema destra Pro Koehln, gli altri a una serie di organizzazioni antirazziste e infastidite dalla 'caccia all'immigrato' scoppiata negli ultimi giorni.

A dare il via agli scontri con la polizia sarebbero stati proprio i militanti di estrema destra, col lancio di oggetti e l'accensione di fumogeni. Azioni a cui i poliziotti di Colonia hanno risposto con idranti e lacrimogeni nel tentativo di disperdere i facinorosi manifestanti. Negli scontri sarebbero rimaste ferite alcune persone, tra cui un giornalista, riferisce un portavoce della polizia di Colonia.

Tolleranza zero

Disgustose: è questa la parola utilizzata dalla cancelliera tedesca Angela Merkel per commentare gli atti osceni che hanno sconvolto una città tutto sommato tranquilla come Colonia. La Merkel, a cui non sono stati risparmiati duri attacchi anche dai membri del suo stesso partito per una politica d'accoglienza eccessivamente permissiva, ha subito messo in chiaro che"la piena verità sarà messa sul tavolo" senza "sconti ed edulcorazioni".

Per far sì che episodi del genere non si ripetano più, però, la Cancelliera ha voluto anche annunciare un inasprimento della leggi tutt'ora vigenti che poi, ha sottolineato Merkel, dovranno anche essere fatte rispettare.

Il primo passo, in questo senso, sarà sicuramente procedere all'espulsione di chi, ospite nel paese, si è reso complice o protagonista delle aggressioni del 31 dicembre. Verranno espulse anche le persone che fino a questo momento hanno potuto godere della condizionale per la condanna. Tutte queste linee guida, riassunte in quella che è stata definita 'la dichiarazione di Magonza', prevede l'introduzione di controlli invasivi e di tolleranza zero (inclusa la negazione del permesso di soggiorno) nei confronti di sospettati e di criminali.