Sono passati quasi dodici mesi da quando l'Airbus 320 della compagnia Germanwings ha fatto il suo ultimo volo e a causa del co-pilota Andreas Lubitz, si è schiantato sulle Alpi Francesi nella regione di Digne il 24 marzo del 2015 alle 10:40. Ricordiamo che l'aereo era decollato da Barcellona alle 10:00 e si stava dirigendo a Dusseldorf quando all'improvviso è precipitato da un'altezza di novemila metri facendo 150 vittime, compresi i membri dell'equipaggio.
Nessuno dei suoi passeggeri ha avuto scampo in quei nove minuti di tempo che sono serviti all'aereo per schiantarsi al suolo. Appena saputa la notizia, in attesa del recupero delle scatole nere dell'aereo, le ipotesi motivanti il disastro aereo si sono succedute nel tentativo di fare luce sulla sua vera causa; un attentato, il malore dei piloti o un guasto, ma mai ci si sarebbe aspettati di scoprire che la causa era da imputarsi al suicidio di Andrea Lubitz, co-pilota del comandante Sonder Heimer, con dieci anni di lavoro nella compagnia e un'esperienza di volo di oltre 6.000 ore.
A distanza di dodici mesi le nuove rivelazioni
In data odierna, un rapporto della 'BeA', l'ufficio francese per le indagini e i disastri aerei, ha reso noto alla compagnia la rivelazione di un rapporto medico in cui si invitò Andreas Lubitz ad un periodo di ricovero psichiatrico a causa del suo stato di salute; invito fattogli 14 giorni giorni prima del disastro aereo della Germanwings. La BeA comunica che la compagnia aerea non era al corrente di questo responso medico e quindi non poteva sapere che a bordo dei suoi Airbus vi era un possibile suicida-omicida. Il suicidio-omicidio del co-pilota dell'Airbus 320 non si è potuto evitare in quanto, dal disastro aereo dell'11 settembre 2001, per evitare l'ingresso in cabina di pilotaggio di eventuali terroristi, è stato messo un sistema di sicurezza che permette il bloccaggio della porta dall'interno escludendo chiunque al suo esterno.
Questo è successo quando il comandante dell'aereo, Sonder Heimer, è uscito dalla cabina lasciando il suo 'aiuto' alla guida dell'aereo, non pensando che quel gesto sarebbe stato fatale e che avrebbe portato alla morte 150 persone.