La vicenda è accaduta in una Scuola secondaria di primo grado del Soveratese, in provincia di Catanzaro, ed ha come protagonista un alunno di dodici anni, escluso dalla gita scolastica. I genitori del ragazzo hanno deciso di presentare denuncia contro il dirigente scolastico per abuso di mezzi di correzione. In pratica, il divieto di partecipazione alla visita di istruzione è stato deciso dal consiglio di classe per una 'grave condotta' tenuta dal ragazzo durante una gita svoltasi l'anno precedente e per la quale venne punito: lo studente venne accusato di 'detenzione' di un profilattico sigillato.
Ultime news scuola, lunedì 4 aprile 2016: genitori denunciano dirigente scolastico
I genitori hanno considerato l'episodio come un comportamento normale di un ragazzino 'curioso': in ogni caso, d'accordo con la scuola, i genitori hanno acconsentito all'attuazione di un provvedimento disciplinare a carico del ragazzo.
Quest'anno, in occasione della nuova gita scolastica, il padre e la madre hanno ottemperato a tutti gli adempimenti necessari (compresi quelli patrimoniali) per la partecipazione del ragazzo alla gita, salvo poi venire informati della decisione presa riguardante la sua esclusione, decisione immotivata visto che il giovane ha tenuto una condotta irreprensibile, durante l'anno scolastico in corso, condotta accompagnata da buoni voti.
Dirigente scolastico accusato di 'abuso di mezzi di correzione'
A dare particolarmente fastidio ai genitori è stata la 'procedura' adottata dalla scuola: infatti, il docente incaricato dell'organizzazione della gita avrebbe comunicato in classe, di fronte a tutti i compagni e alla presenza di un altro insegnante, che il ragazzino non avrebbe potuto partecipare al viaggio per gravi comportamenti disciplinari.
Da qui è scattata la denuncia presentata ai Carabinieri di Soverato e a carico del dirigente scolastico, denuncia che sarebbe motivata dalla violazione dell'articolo 571 del codice penale: si ritiene, infatti, che il comportamento del preside e dei suoi collaboratori abbia oltrepassato il limite dell'educazione rispettosa della dignità del minore. Un caso che non mancherà di generare polemiche e critiche, in un momento in cui la scuola avrebbe bisogno di tutt'altro.