Terribile notizia giunge dalla regione Calabria ed in particolare dalla provincia di Vibo Valentia. Qui stata per consumarsi una vera e propria tragedia nella giornata del 14 maggio 2016. Durante una lite infatti, un uomo ha lanciato un masso contro il parabrezza provocando delle ferite a due persone. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Ecco le prime ricostruzioni.
Sfonda il parabrezza con un masso di 15 chilogrammi
Il tutto è avvenuto a Briatico, sito nel comune di Vibo Valentia. Un uomo avrebbe litigato con un conoscente e dopo averlo malmenato avrebbe sfondato il parabrezza della sua vettura. Il responsabile infatti avrebbe scagliato contro la vettura un masso di oltre quindici chilogrammi. Il vetro è andato in frantumi e i pezzi hanno colpito due persone che erano all'interno del veicolo. Con tale gesto ha provocato il ferimento al volto dell’uomo e della figlia di 25 anni che era in auto insieme al fratello di quindici anni.
Arresto per lesioni aggravate e minaccia a pubblico ufficiale
Ovviamente è stato necessario l'intervento dei sanitari del 118 che hanno provveduto a prestare i primi soccorsi e a trasportare i due in ospedale.
Al pronto soccorso di Vibo Valentia hanno ricevuto le dovute cure e la diagnosi è di escoriazioni al volto e ferite multiple giudicate guaribili in sette e cinque giorni. L'autore del gesto folle è un ragazzo di 34 anni, Danilo Careglio che era già noto alle forze dell'ordine. Dopo la triste vicenda l'uomo è stato arrestato dai carabinieri ed è stato posto ai domiciliari. L'accusa è molto grave. Oltre alle lesioni aggravate, è ritenuto responsabile anche di minaccia a pubblico ufficiale. Careglio infatti dopo essere stato rintracciato dalle forze dell'ordine li avrebbe minacciati addirittura di morte. Adesso i carabinieri stano raccogliendo tutti gli elementi necessari per poter chiudere le indagini. Ulteriori dettagli emergeranno senza dubbio nelle prossime ore. In attesa di saperne di più vi invitiamo a cliccare sul tasto Segui in alto accanto al nome dell'autore dell'articolo.