Un gesto ignobile. La “Madonna col bambino”, la statua della “Vergine” sistemata nel lungomare di S’Archittu (litorale di Cuglieri) in ricordo di un carabiniere che proprio li aveva perso la vita, è stata “smantellata con estrema precisione e fatta sparire. Insomma un furto eseguito da professionisti”, assicurano gli inquirenti. La scultura era stata posizionata proprio di fronte all’arco naturale (S’Archittu appunto) che da il nome a tutta la zona e aveva immediatamente suscitato numerose polemiche.

Non tanto per la motivazione della sua presenza o per la sacralità della “Vergine madre di Gesù”. Ma esclusivamente per il fatto che fosse un “pugno nell’occhio” nel contesto ambientale. “Rovina il panorama della borgata -  si legge nella petizione promossa dai cittadini per spostare la statua – uno dei luoghi più suggestivi della Sardegna”.

Un’azione spregevole

La scoperta è stata fatta questa mattina da alcuni passanti che avevano deciso di fare una passeggiata nel lungomare di Cuglieri. Secondo gli inquirenti il “furto” sarebbe stato effettuato durante la notte. La statua, infatti ,è stata completamente scardinata dalla sua base in maniera perfetta – spiegano - un lavoro preciso che necessita del tempo”.

La scultura della “Madonna” è stata subito al centro di tante polemiche. Anche “Italia Nostra”, l’associazione per la salvaguardia e la conservazione dell’ambiente e del territorio, e il fotografo Oliviero Toscani, avevano gridato allo scempio: “Se nella nostra Italia tutti i dolori personali avrebbero come simbolo una statua – commentano - sarebbe praticamente impossibile camminare nelle strade di tutta la Penisola. In questa maniera – assicurano – stiamo rovinando l’Italia e nello specifico uno delle zone più belle dell'Isola”.

In memoria del “Brigadiere”

La scultura tanto contestata era stata sistemata (chiaramente con l’autorizzazione del Comune e della Sovrintendenza) in memoria di Giandomenico Costa, un brigadiere dei Carabinieri originario di Ghliarza, che proprio a S’Archittu aveva perso la vita durante un’escursione subacquea nel settembre del 2014. E subito erano nate le polemiche alimentate con una petizione e terminate con un gesto infame.