È deceduta una donna di 53 anni, residente a Recanati, dopo aver contratto la listeriosi nei primi giorni di febbraio 2016. La paziente si è presentata in ospedale con "meningite in stato comatoso", era già affetta da altre gravi patologie sin da prima della malattia. È deceduta nel reparto di lungodegenza della provincia, dove è stata trasferita dopo aver ricevuto le prime cure nell'ospedale locale.
Lo rende noto la Regione informata dall'Asur Area Vasta 3 di Macerata. Non è il primo caso di malattia che si verifica nelle Marche dopo il consumo di un salume contaminato, fonte del contagio. Questo rappresenta il terzo decesso dall'epidemia che è iniziata a maggio 2015. Gli altri casi di malattia si sono risolti con la totale guarigione.
Dopo l'anomalo aumento dei casi di contrazione della listeriosi, infezione batterica, le strutture competenti si sono mobilitate. L'Ars, Agenzia regionale sanitaria, l'Asur, Agenzia regionale unica regionale, insieme all'istituto zooprofilattico sperimentale Umbria e Marche e l'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e Molise con il proprio laboratorio di riferimento nazionale per listeria, a febbraio 2016 sono riuscite a determinare la causa dell'epidemia.
Si è scoperto infatti che il tutto è stato scatenato da un salume, testa di coppa, prodotto da una ditta locale di Ancona, che è risultato contaminato dal batterio in questione, la Listeria monocytogenes. Il prodotto è stato ritirato dal commercio, inoltre sono stati fatti i dovuti controlli nello stabilimento di produzione.
Sembra che l'epidemia stia ormai volgendo al termine dato che sono passati ormai più di 90 giorni dall'ultimo contagio. Il periodo di incubazione in genere è di tre settimane, anche se può protrarsi anche fino a 70 giorni. È stato molto difficile identificare tempestivamente la fonte della contaminazione, a causa del lungo periodo di incubazione. Risulta pericolosa soprattutto per le donne in gravidanza, dato che può arrivare al feto. Si cura con l'antibiotico e tra i sintomi principali troviamo febbre alta, problemi cardiaci, colecistite fino ad arrivare anche a meningite e perdita motoria.