Mai finora l'Isis aveva criticato Papa Francesco in tal modo. Sulle pagine della rivista dello Stato Islamico Dabiq è stata pubblicata un'invettiva al vetriolo contro il Pontefice e gli islamici moderati. Un attacco forte, inquietante, che impone una maggiore tutela dell'incolumità del Santo Padre. 

Il Papa segue una politica contraria alla dottrina della Chiesa

Sul numero 15 di Dabiq, rivista dell'Isis pubblicata ogni mese anche in lingua inglese, si critica aspramente Papa Francesco e il suo atteggiamento.

E' inquietante certamente anche la copertina della rivista, che ritrae un miliziano dell'Isis su una chiesa mentre rompe una croce e la scritta "Breat the cross", che significa "Rompi la croce". Stavolta lo Stato Islamico vuole incutere timore all'Occidente riservando parole 'pesanti', orribili e inquietanti a Papa Francesco. Sul magazine jihadista è stato scritto che il Pontefice segue una politica contrastante con la dottrina della Chiesa, visto che ha pregato per le vittime di Orlando (tutte omosessuali). Pregare per tali persone, secondo l'Isis, significa che il "massimo esponente degli infedeli" tende a dirigersi ancor più in là rispetto alla secolarizzazione iniziata da tempo.

Nel magazine si ricorda che l'omosessualità è indecente.

Il Daesh non ha preso di mira solo il Papa ma anche gli islamici moderati. Non a caso, sul numero 15 di Dabiq è stata pubblicata una foto che ritrae il Pontefice con Ahmed al Tayeb, imam dell'università islamica Al Azhar. Senza giri di parole, l'Isis ha definito "apostata" al Tayeb per essere diventato amico di Francesco ed aver speso belle parole per la religione cristiana

Il Daesh teme l'apertura di Papa Francesco agli imam moderati

E' chiaro che lo Stato Islamico teme le amicizie tra gli imam moderati e il Pontefice, quindi le invettive contro tali soggetti saranno sempre più frequenti in futuro. Dalle parole pubblicate sul numero 15 di Dabiq si evince che lo Stato Islamico è nauseato da Papa Francesco perché difende gli omosessuali e cerca di aprirsi agli imam moderati. A pagina 30 del magazine vengono spiegati i motivi per cui l'Isis combatte l'Occidente, come il rifiuto dell'unicità di Allah.