A distanza di pochi giorni dall'apertura dei Giochi Olimpici che si terranno a Rio de Janeiro, diventa preoccupante il forte inquinamento causato da una devastante marea indefinita di rifiuti riversatisi nelle spiagge e sulle coste di Rio, a Guanabara bay, che sembrano essere diventati impossibile eliminare. Come ben sappiamo, i rifiuti sono causa di molte malattie epidemiologiche e se a questo aggiungiamo che proprio dal Brasile parte l'infezione da virus Zika, si suppone siano vane le rassicurazioni delle autorità locali che sembrano promettere di eliminare la causa del loro proliferare entro l'apertura dei giochi.
La zanzara Aedes, portatrice dello Zika virus, è sfuggita al controllo delle autorità sanitarie locali contagiando 22 paesi appartenenti al continente americano e mettendo in forte pericolo l'incolumità di milioni di persone; quello che potrebbe accadere oggi 'grazie' alla marea di immondizia che è stata avvistata sulle coste della città ospitante le Olimpiadi Rio2016.
Paura non solo per l'inquinamento
Così in Brasile, in occasione dell'apertura dei XXI Giochi Olimpici, a Rio de Janeiro c'è timore per eventuali attentati dovuti alla follia Isis, c'è l'inquinamento per i rifiuti che si stanno depositando sulle coste del Paese latino e il conseguente rischio di epidemie dovute alla proliferazione della zanzara Aedes, 'vettore' contaminante dello Zika virus.
Malgrado questo, Rio 2016 sembra essere sotto l'influenza di una 'buona stella': è già stato sventato un possibile attentato alla manifestazione olimpica con l'arresto di una decina di terroristi jihadista, l'OMS ha da tempo allertato tutte le Nazioni affinché tutelino i propri cittadini dal rischio di contrarre il virus Zika partecipando a questo importante evento, e i medici brasiliani hanno dato comunicazione dell'alto pericolo cui vanno incontro gli atleti, che dovranno entrano a contatto con l'elemento a loro più importante, l'acqua del mare.
Pericoli e successo rivolti alla speranza
Così, con tutti questi problemi con cui sembra intraprendere il suo viaggio l'inaugurazione delle Olimpiadi 2016, non sembrano essere sufficienti gli argomenti sopraesposti a cui s'aggiungono quelli di esimi virologi e del dottor Daniel Becker, un pediatra del luogo, che confermerebbe la tristezza del caso e sopratutto la preoccupazione per tutti gli atleti olimpici che dovranno competere con l'acqua; surfisti, velisti e nuotatori che, come scrive il New York Times, dovranno riuscire a mantenere la bocca chiusa e trattenere il respiro se non vorranno ammalarsi a causa degli agenti patogeni presenti in mare e nelle acque delle città brasiliane.
Gli agenti patogeni, comunemente conosciuti come batteri, virus, miceti e protozoi, sono responsabili dell'insorgenza di diverse malattie i cui sintomi possono manifestarsi con diarrea, vomito e in alcuni casi, nei soggetti con sistema immunitario più debole, addirittura con la morte. Ma questo elenco non basta, perché i ricercatori dell'Università Federale di Rio comunicherebbero la scoperta, fatta sulle spiagge di Ipanema e Leblon, di una forma di contaminazione molto grave che potrebbe causare seri problemi al mezzo milione di turisti che arriveranno a Rio de Janeiro in occasione delle Olimpiadi 2016. Come ogni allarme dato in occasione di grandi manifestazioni anche questo resterà nel vuoto, perché quello che più amiamo è 'aggrapparci' alla speranza affinché vada tutto bene.