La chiusura della "falla greca", grazie agli accordi raggiunti tra Unione Europea e Turchia, ha di fatto fermato l'emorragia che aveva caratterizzato lo scorso anno. Nel 2015 quasi un milione di persone è arrivato in Europa dall'Asia e dall'Africa e ben 856 mila hanno raggiunto le isole e le coste della Grecia. Quest'anno, nel periodo tra gennaio ed agosto, sono arrivati nel vecchio continente 281.055 persone e lo Stato maggiormente interessato è ancora la Grecia (163.699), soprattutto nei mesi che hanno preceduto i citati accordi internazionali mentre da maggio in poi il numero è vertiginosamente diminuito.
In Italia nel 2016 sono finora arrivati 114.910 migranti, nei primi otto mesi dell'anno scorso si era a quota 116.149 (furono in totale 153 mila al 31 dicembre 2015).
I Paesi di provenienza
Come già accaduto l'anno scorso, la maggior parte dei migranti giunti in Europa nel 2016 proviene dalla Siria (30%) devastata dalla guerra ma anche da Paesi con delicate situazioni interne come l'Afghanistan (16%) e l'Iraq (10%). Questi dati riguardano quasi esclusivamente la rotta greca (da maggio ad oggi si sono notevolmente ridotti) mentre l'Italia è in controtendenza. Gli immigrati che toccano le coste italiane sono in gran parte i cosiddetti "migranti economici", coloro che non fuggono dalla guerra ma da condizioni di estrema povertà.
Arrivano in maggioranza dall'Africa, il paese più rappresentato è la Nigeria (20%), seguito da Eritrea (12%), Gambia, Guinea, Costa d'Avorio e Sudan (7%), Somalia, Mali e Senegal (5%). In maggioranza sono uomini, circa il 70% con un 16% costituito da minori. Il primo porto di sbarco è costituito dalla Sicilia, dove arrivano il 70% degli immigrati. Percentuali sensibilmente minori caratterizzano altre regioni come Calabria, Puglia e Sardegna.
Gli stranieri residenti
Tuttavia i Paesi citati sono lontani dalla "top ten" relativa agli stranieri residenti in Italia, anche se i dati relativi all'ultimo sondaggio Istat sono fermi all'1 gennaio 2015 ed indicano in 5.014.437 il totale (8,2% della popolazione).
Di questi, 1.491.865 sono cittadini comunitari mentre 3.521.825 sono extracomunitari. La comunità straniera maggiormente rappresentata è quella rumena con 1.131.839 residenti (il 22,1% del totale), seguita da quella albanese (490.483) e marocchina (449.058). In Italia risiedono inoltre 265.820 cinesi, 226.060 ucraini, 168.238 filippini, 147.815 indiani, 147.388 moldavi, 115.301 bengalesi e 109.668 peruviani. L'Istat ha già formulato il dato generale relativo agli stranieri residenti alla data dell'1 gennaio di quest'anno, sono in crescita molto lieve (+0,8%), per un totale di 5.054.000. Al conteggio del 2015 vanno aggiunti oltre 63 mila bambini stranieri nati in Italia mentre i nuovi immigrati sono circa 200 mila.
La cifra suddetta si ottiene però sottraendo gli stranieri che hanno lasciato l'Italia, circa 81 mila, e 136 mila soggetti che hanno ottenuto la cittadinanza. La regione italiana con il più alto numero di stranieri residenti è l'Emilia Romagna (12,1%), seguita dalla Lombardia (11,5%) e dall'Umbria (11%). Di poco staccate seguono il Lazio (10,9%) e la Toscana (10,7%). Un ultimo, importante dato: il 52,7% dei cittadini stranieri in Italia è di sesso femminile.