E' successo nel tardo pomeriggio di domenica 16 ottobre nel parcheggio sotterraneo del "Templo de Salomão". Il tempio è molto famoso in Brasile come edificio di culto e molto frequentato ogni giorno nella zona orientale del centro storico di San Paolo.
Le forti immagini dello schianto sono state rese pubbliche solamente oggi, quando in Italia era ancora notte. Una donna al voltante, visibilmente scossa a seguito dell'incidente, perde il controllo della sua auto.
Una folle corsa, molto probabilmente a causa del piede incastrato sull'acceleratore, che finisce contro la folla di persone in attesa di entrare all'interno del tempio.
Le vittime dell'incidente
L'incidente è stato terribile tanto da far perdere la vita a due signore. Le vittime, Rosemeire Rodrigues Gunter di 39 anni e Silva Fabri di 48, non hanno potuto far nulla. L'auto le ha scaraventate entrambe a terra trascinandole fino al punto dell'impatto contro un muro antistante. Lo scontro è stato fatale facendole rimanere incastrate tra il muro e il paraurti anteriore della macchina. Oltre le due vittime ci sono stati altri quattro feriti, nessuno di loro in pericolo di vita.
Non è servita a nulla la corsa contro il tempo per salvare le due donne. Nel video si percepiscono gli attimi, tragici, post incidente. Nel giro di pochissimo tempo un folto gruppo di persone si è stretto attorno all'auto cercando di spostarla per liberare i corpi rimasti incastrati tra il muro e la vettura. Riescono nel loro intento senza riuscire però a salvare la vita delle due persone.
Giorni non felici per la cronaca brasiliana. Nella giornata di ieri, una rissa scoppiata all'interno di un carcere è costata la vita a 25 detenuti.
Lo stesso si può dire per la politica. Dopo le tante manifestazioni in occasione dei mondiali di calcio Brasile 2014, anche quest'estate il Paese è stato teatro di movimenti popolari contro la corruzione del governo, questa volta in coincidenza con i giochi olimpici di Rio 2016. L'impeachment per Dilma Rousseff non ha placato gli animi tanto che gli scontri e le proteste continuano incessanti.