Le relazioni tra Stati Uniti e Russia non sono mai state così tese dai tempi della Guerra Fredda, e negli ultimi giorni - in particolare dopo la rottura del cessate il fuoco in Siria - abbiamo assistito a provocazioni ed "esibizioni muscolari" da entrambe le parti. L'aviazione russa dieci giorni fa ha volato nelle cosiddette "aree di influenza", e pur senza violare lo spazio aereo di nessun paese ha creato scompiglio al traffico aereo civile.
Inoltre Mosca avrebbe minacciosamente direzionato verso l'Europa delle rampe missilistiche, ha avviato grandi esercitazioni e disposto la costruzione di bunker anti atomici, come se la Federazione russa fosse in procinto di prepararsi ad un conflitto. La Nato ha replicato consolidando la presenza militare nelle zone di confine, e disponendo l'invio di un contingente di militari italiani nella zona baltica, infine Obama in questi giorni ha annunciato che gli hacker statunitensi risponderanno presto agli attacchi scagliati dai colleghi russi. Ed è quest'ultimo aspetto a sollevare dubbi tra gli analisti internazionali.
Obama svela i suoi piani contro la Russia
Mentre il governo russo nega e rispedisce al mittente le accuse di essere coinvolto negli attacchi hacker che dalla Russia partono verso "obiettivi" americani, Obama per bocca del suo vice Biden annuncia ai media che gli informatici americani attaccheranno obiettivi russi sul web. Mentre questo genere di azioni di sabotaggio sono una costante, rivendicarne la paternità ufficialmente è qualcosa di assolutamente insolito. Tra l'altro averlo fatto ha ottenuto l'effetto di intensificare gli attacchi hacker, che spesso sono volti a favorire la campagna elettorale di Trump. Ne sarebbe un esempio la divulgazione da parte di Wikileaks dei documenti trafugati alla candidata democratica Hillary Clinton ed ai suoi collaboratori, che potrebbero essere stati forniti all'organizzazione di Julian Assange da hacker russi, che cercano di influenzare il voto alle presidenziali.
La mossa di Obama per favorire la Clinton?
Il pubblico annuncio di Obama, che ha suscitato immediati commenti al vetriolo da parte del Cremlino, potrebbe essere stata fatta proprio per inasprire i toni con la Russia, in modo da allontanare almeno una parte dell'elettorato intenzionato a votare Trump, che più volte si è espresso pubblicamente in favore di Putin e della Russia. Le crescenti tensioni con la Russia potrebbero spingere una parte degli americani a vedere il candidato repubblicano come una sorta di "traditore", evotare per la Clinton, che recenti sondaggi danno sotto a Trump di 2 punti.