La tensione tra i paesi occidentali aderenti alla Nato e la Federazione russa sono sempre più tesi, tanto che dopo la provocazione dei cacciabombardieri russi che ha seminato il panico tra i controllori dell'aviazione civile di alcuni paesi europei, ed i missili che Putin ha deciso di puntare verso l'Europa, l'Alleanza Atlantica ha deciso di rinforzare la presenza militare nei pressi dei confini che separanoEuropa eRussia, inviando a partire dal 2018 anche un contingente di militari italiani. E' quanto ha reso noto il segretario generale della Nato, il norvegeseJens Stoltenberg.
La notizia non è passata inosservata al Cremlino, con il presidente Vladimir Putin in persona che ha preso posizione sulla questione.
4.000 soldati italiani al confine russo nel 2018
Secondo Stoltenberg la presenza del contingente italiano ai confini tra Russia ed Europa dovrebbe rappresentare un segnale di unità del blocco occidentale. Sarebbero 4.000 i militari italiani che dovrebbero convergere nella zona a partire dal 2018, presenza che il segretario della Nato minimizza definendola"simbolica", volta ad ottenere un effetto deterrente. Nel 2018 inoltre l'Italia assumerà il comando della Vjtf, una task force schierata nell'est europeo capace di intervenire tempestivamente - entro 5 giorni - in caso di emergenza.
La reazione russa all'annuncio di Stoltenberg
Dal ministero degli esteri russo hanno definito "distruttiva" la politica portata avanti dalla Nato, e considerano questa mossa alla stregua di una grave provocazione. La portavoce di MoscaMaria Zakharova sostiene che la Nato anziché cercare di stabilire un dialogo per affrontare minacce comuni - un chiaro riferimento all'Isis e alla minaccia terroristica - stia alimentando divisioni e tensioni che allontanano sempre di più i due blocchi.
La conferma della Ministra Pinotti
Intervistata dall'agenzia Vista, la Ministra Pinotti ha assicuratoche l'Italia farà la propria parte nel contesto della Nato, ed ha confermato che un contingente di soldati italiani sarà inviato nei paesi baltici. La rappresentante del governo ha parlato genericamente di "ristretto contingente", senza comunicare numeri precisi. Il segretario della Nato invece ha parlato di quattromila uomini, che al di là delle dichiarazioni, così "pochi" non sembrano.