Il pianeta chiamato anche Terra 2.0, a soli 4 anni luce dalla nostra Terra, ha certamente portato una ventata di speranza per quanto riguarda la possibilità di incontrare vita nell’universo. E’ il primo pianeta relativamente vicino al nostro ad essere incredibilmente simile alla Terra. Gli scienziati non hanno smesso di studiarne le caratteristiche e un team di ricercatori francesi, ha confermato che Proxima b ha le condizioni adatte per lo sviluppo di organismi extraterrestri.

Gli scienziati del Centro Nazionale Francese per la ricerca scientifica, dopo accurate analisi, sono arrivati alla conclusione che l’enorme oceano presente sul pianeta potrebbe brulicare di vita.

I possibili alieni su Proxima b

“Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, come ad esempio la sua relativa vicinanza, non significa necessariamente che la sua superficie sia troppo calda perché esista acqua in forma liquida. Il pianeta può benissimo ospitare acqua e anche forme di vita”, hanno affermato gli astronomi in un comunicato. Gli scienziati stanno pensando di mandare una sonda sul pianeta che, grazie ad una nuova tecnologia, potrebbe raggiungerlo in soli 25 anni e scoprire realmente se si tratta di un pianeta vivo.

Proxima b ha un’atmosfera gassosa e una superficie rocciosa, come quella terrestre, solo che è leggermente più massiccia.

Proprio di recente, Mark Zuckerberg, Stephen Hawking e Yuri Milner, hanno annunciato l’ambizioso progetto di mandare sonde sul pianeta per scoprire se ospiti vita. Nick Pope, ricercatore UFO che ha lavorato per il Ministero della Difesa britannico ha affermato: ”Molte persone credono che ci sia vita aliena là fuori, e ora è possibile che abbiamo dei vicini galattici. Si dovrebbero fare sforzi non solo per capire la struttura del pianeta, ma anche per capire se sia abitato”. Anche se per il momento non si è ancora confermata la presenza di vita aliena su Proxima b, ci terrà con il fiato sospeso ancora per molto tempo. Non ci resta che metterci comodi e aspettare.