"Quella notte vidi Antonio Logli in via Gigli e sono sicura fosse già passata la mezzanotte". E' questa una parte dell'importante testimonianza di Anita Gombi, la donna che il 2 dicembre prossimo dicembre sarà una delle testimoni chiave nel processo contro Antonio Logli imputato per il delitto della mogie Roberta Ragusa, misteriosamente scomparsa fra il 13 e i 14 gennaio del 2012 dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme (Pisa).
Le accuse nei confronti di Logli sono quelle di omicidio premeditato e occultamento di cadavere.
Delitto Ragusa, testimonianza di Anita Gombi su Pomeriggio 5
Anita Gombi è la moglie di Loris Gozi, considerato il super testimone del processo sull'omicidio di Roberta Ragusa che disse agli investigatori di aver incrociato l'auto di Antonio Logli che era insieme alla moglie con la quale stava litigando, secondo il racconto fatto agli inquirenti. Una versione che verrebbe confermata dalla moglie. "Lui si trovava all'interno della sua auto", ha detto Anita Gombi oggi a Pomeriggio 5. Poi ha aggiunto: "Ricordo di aver sentito le urla di una donna".
Questa la testimonianza della donna in tv in vista dell'udienza del 2 dicembre prossimo, nel frattempo inquietanti intercettazioni ambientali tra Logli e il suo collaboratore mentre eseguono una verifica empirica sono agli atti del processo che si sta celebrando davanti al tribunale di Pisa e sono state mandate in onda da Quarto Grado.
Nuove intercettazioni di Logli e il suo collaboratore su Quarto Grado
Le intercettazioni. "Aspetta che c'ho messo le lampadine a Led", dice Logli. "Segna la batteria... Te lascia la radio accesa. Tipo in via, dove abiti, tre case. Non è che hai lasciato dentro insieme agli altri", risponde il suo collaboratore. Il dialogo procede, dice il primo: "Come stanno dietro.
Non si va alla casa qui? Che zona è?"; risponde il secondo: "Il piazzale lì vicino che lì dietro c'è il Comune". Prosegue la discussione tra i due: "E' una pineta? Devo fare inversione?"; "La devi fare dietro il mini market. E che dietro al mini market. Che lo sai. Lui ci viene, lui era a un parchetto"; "Prova quel parchetto, sì ho capito". E ancora: "No ma questo. Prova a guardà, rieci a vedè chi c'è?"; E' anche poco vicino...". La domanda: "Ma riesci a vedere? Guarda un po'. Siamo alle 10 a luci spente, riesci a vedere qualcosa?"; la risposta: "Che possa dire una bugia del genere? Magari infatti non com'è, così..."; "No, no, da qui non si riesce una cosa del genere. In quel pezzo hanno dato il permesso per chiudere la discesa".
Infine: "Si scende dietro da qui. Appena vanno via tutte le macchina"; "No, no, dicevo se avevano lasciato aperto il passaggio a livello". Questo lo stralcio delle intercettazioni tra Logli e il suo collaboratore pubblicate Quarto Grado anche su internet.