Domenica 30 ottobre sugli Appennini italiani è stata registrata una forte scossa di magnitudo 6,5. Un nuovo devastante movimento sismico, ancora più forte di quello del novembre 1980 in Campania. Il Terremoto ha colpito anche il territorio della città di Norcia. Attorno al centro Italia si stringe la solidarietà internazionale che arriva fino a Mosca, dove il presidente Vladimir Putin è pronto a offrire un soccorso necessario per affrontare le conseguenze del violento sisma.

In una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, Putin ha espresso un sentimento di vicinanza al popolo italiano.

 Il comunicato del Cremlino

“Il Capo dello Stato russo ha chiesto di trasmettere parole di solidarietà per le vittime del terremoto del centro Italia e ha confermato la disponibilità a fornire la necessaria assistenza alle conseguenze del disastro naturale. Ha osservato che i servizi di soccorso dei due Paesi mantengono stretti contatti di lavoro” si legge nel comunicato di Mosca. Lo 'Zar' ha promesso un aiuto nella liquidazione delle conseguenze del sisma.

Le unità di soccorso del Cremlino, che adesso sono impegnate nelle missioni umanitarie in Siria e Donbass, sono sempre state notevoli per la cooperazione internazionale. Per esempio nel 2006, il ministro della Difesa russo, Sergey Shoygu ha visitato i luoghi colpiti dal terremoto dell’Aquila.

 Già in agosto 2016, dopo la tragedia di Amatrice, Mosca ha offerto 'assistenza pratica' all’Italia nei lavori di rimozione delle macerie e di ricerca dei dispersi. Putin ha mostrato la disponibilità immediata a inviare i suoi uomini attrezzati per effettuare le operazioni di ricerca e salvataggio dei terremotati. Fortunatamente, queste nuove grosse scosse a Norcia non hanno provocato vittime dirette. La popolazione, che sta vivendo l’emergenza già da più di due mesi, era preparata a far fronte a un nuovo terremoto.

Le prime scosse allarmanti della sera sono state un 'avvertimento' di quelle successive e, praticamente, hanno salvato la vita a molti. La Russia, l'Unione Europea e gli Stati Uniti d'America si sono uniti per sostenere i soccorsi e la ricostruzione dei paesi colpiti del Centro Italia. Una squadra forte, ma si scoprirà solo in futuro se tutte le promesse verranno mantenute.