Ancora un italiano ucciso in Brasile. Dopo l'assurdo omicidio di Pamela Canzonieri lo scorso 17 novembre, nella notte di sabato stessa sorte è toccata ad un uomo di 51 anni. Un'altra volta dentro de mura domestiche. Pamela si era soltanto rifiutata di baciare il suo vicino di casa, mentre Alberto Antonio Pierluigi Baroli ha tentato invano di difendere la propria casa e la sua famiglia.

Vicende comuni nei paesi emergenti, e che ora accomunano nel giro di pochi giorni due nostri connazionali.

La triste vicenda

Alberto Baroli era un manager milanese da dieci anni residente a Beberibe, a circa 80 chilometri da Fortaleza. Lui e la moglie, Luigina Simona Rita Siamene, dormivano. Intanto, una banda di facinorosi armati di Machete, prima svaligiano la vicina abitazione e dopo, intorno all'1.30 di notte si introducono in casa Baroli.

L'uomo si sveglia e tenta di opporsi ai malviventi, mentre intima la consorte a nascondersi. Nella colluttazione Baroli si accascia a terra ferito a morte da un contundente colpo di machete.

I rapinatori sono fuggiti con la refurtiva, ma lasciando l'arma del delitto sul posto.

Una donna arrestata

Secondo la testimonianza della signora Siamene i ladri penetrati nella loro villa erano cinque. Una donna, arrestata ore più tardi con l'accusa di essere stata l'omicida del marito, due uomini e una coppietta di giovane età, mentre il sesto attendeva in strada con la vettura pronta per la fuga.

Gli investigatori non tardano in risalire all'identità dei malviventi, dapprima mettono a soqquadro l'abitazione di Fortaleza dove risiede la giovane coppia, sequestrando il bottino: un computer, 5mila euro in contanti e un telefono cellulare. In un secondo momento intercettano la donna, Damiana Paiva da Silva, presumibilmente incastrata dalle impronte digitali riscontrate sull'arma del delitto.

In effetti la donna confesserà l'omicidio tale come aveva fatto una settimana prima Antonio Patricio dos Santos, l'omicida di Pamela. Entrambi delinquenti già conosciuti alle forze dell'ordine per spaccio di stupefacenti.