La NASA, l'ente spaziale Usa, ha giocato d'astuzia contando sull'effetto suspance. Da giorni aveva avvisato che avrebbe fatto un clamoroso annuncio in diretta mondiale. E quando la curiosità è giunta al culmine, tra ipotesi e teorie di mondi, ecco che la scoperta è stata rivelata: gli astrofisici hanno scoperto un sistema solare simile al nostro con sette pianeti 'fratelli', o comunque parenti 'alla lontana' della Terra vista la distanza, sei dei quali si trovano in una zona temperata in cui la temperatura è compresa tra zero e 100 gradi.

La ricerca pubblicata sulla rivista Nature è stata coordinata dall'università belga di Liegi.

Un sistema solare 'gemello', ora siamo autorizzati a scatenare l'immaginazione

Finora era stata 'solo' un'intuizione di pensatori; il 'pallino' di grandi spiriti visionari come il filosofo Giordano Bruno che credeva nell'esistenza di infiniti mondi simili al nostro; o la rivelazione di menti prodigiose da Albert Einstein a Franco Battiato che in una sua celebre canzone parla di un altro sistema solare.

Adesso la Nasa ci racconta che tutto quanto da sempre intuito è verità: a 39 milioni di anni luce dalla terra nella costellazione dell'acquario in una cosiddetta 'fascia di abitalbilità', c'è un sistema solare simile al nostro, con sette pianeti di massa e densità simili a quelli della terra che potrebbero contenere acqua.

Si prospettano paesaggi con ghiacciai, rocce, terre emerse e perché no? creature viventi sia pure d'altro genere. Ora siamo legittimati più che mai a immaginare forme di vita di ogni genere. La scoperta è stata fatta dal telescopio Nasa Spitzer a raggi infrarossi ed è eccezionale perché descrive il più grande sistema solare mai trovato. La stella distante 39 milioni di anni luce è chiamata Trappist-1.

C'è vita nel cosmo

La scoperta evidenzia che la vita non è prerogativa della terra ed è anche più antica di quanto finora ipotizzato. Michael Gillon, coordinatore della ricerca ha evidenziato che "è un sistema planetario eccezionale, non solo perché i suoi pianeti sono così numerosi, ma perché hanno tutti dimensioni sorprendentemente simili a quele della terra".

Un record tra i 1284 esopianeti finora scoperti in quanto a ipotesi di abitabilità.

Il telescopio Spitzer ha rilevato che tre dei pianeti si trovano a una distanza ottimale dalla stella per ipotizzare acqua allo stato liquido, oceani e la vita. I sei pianeti più vicini sono paragonabili alla Terra; del settimo più esterno si sa meno,

Il Sole alternativo, Trappist-1 è una stella nana ultrafredda, ossia meno calda e più piccola del Sole, invece era stato scoperto a maggio 2016. "Rispondere alla domanda se siamo soli nell'universo è una della priorità della scienza", ha detto Thomas Zurbuchen, amministratore associato della Science Mission Directorate dell'agenzia a Washington.

Divertimenti e twitter 'spaziali'

La Nasa ha utilizzato astuzie comunicative efficacissime creando una forte attesa sulla conferenza stampa in cui poi ha effettivamente annunciato la scoperta. Ecco su Twitter come ha alimentato l'attesa.

Fino al grande annuncio delle 'sette meraviglie'. D'ora in poi ci sentiremo meno soli e 'lanciati' nello spazio profondo.