Tira una brutta aria tra i paesi aderenti all'Unione Europea e la Turchia guidata da Erdogan. Più specificatamente, è l'Olanda la nazione europea che in questi giorni sta vivendo una forte diatriba con lo stato turco, forte diatriba che è stata accompagnata da accuse reciproche. Recentemente, lo stesso ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha attaccato l'Europa sostenendo che sara' teatro di una vera e propria 'guerra santa'.

L'avvertimento del ministro degli Esteri turco: 'Presto ci sarà una guerra santa in Europa'

Andando più nello specifico, il ministro degli Esteri della Turchia ha dichiarato che presto l'Europa potra' essere interessata dallo scoppio di una vera e propria 'guerra santa'. Nello stesso discorso, Cavusoglu ha commentato le recenti elezioni politiche olandesi sostenendo che non c'è nessuna differenza tra il premier liberale Rutte e il leader della destra populista e antimmigrazione Geert Wilders, etichettato dal ministro turco come "fascista".

La politica estera neo-ottomana e la 'rinascita islamista' della Turchia di Erdogan

La Turchia di Erdogan sta vivendo una sorta di 'rinascita islamista' sotto l'attuale governo di Erdogan e del partito AKP. Tale 'rinascita islamista' è accompagnata alla promozione di una politica estera di stampo neo-ottomano, che ha tra i suoi pilastri anche la forte ostilità verso l'Europa e la civiltà occidentale nel suo complesso. Tale politica estera di stampo neo-ottomano prevede anche il sostegno verso alcune formazioni islamiste in Siria così come l'ostilità verso le aspirazioni nazionali delle minoranze curde presenti nella stessa Siria, così come in Iraq e in Iran.

Da un punto di vista geopolitico e di politica internazionale, l'obiettivo finale della stessa Turchia di Erdogan sembra essere quello di creare un ruolo sempre più forte della nazione a livello geopolitico nonché la diffusione e promozione su larga scala dell'islamismo sunnita su cui la stessa Turchia si basa,prima di tutto nel Medio Oriente e in seguito nella stessa Europa.