Un 60enne di Ortona, in provincia di Chieti, ha accoltellato due donne (la moglie e una sua amica) ed è stato arrestato dai carabinieri. Non si conosce attualmente il movente dell'aggressione. L'unica cosa certa è che marito e moglie si stavano separando. Le due donne raggiunte dai fendenti del 50enne sono state uccise. La moglie dell'aggressore aveva 47 anni; l'altra 33. L'omicida è stato subito portato nella caserma dei carabinieri di Ortona.
Nelle prossime ore sarà sentito anche da Giancarlo Ciani, sostituto procuratore della Repubblica di Chieti. L'arma da taglio con cui è stato commesso il duplice omicidio è stata ritrovata dai militari.
Francesco Marfisi avrebbe tentato di uccidere anche la figlia incinta
Giornata luttuosa a Ortona, tranquilla cittadina abruzzese. Un uomo ha trucidato la moglie e la sua cara amica. Secondo una prima ricostruzione, il 60enne Francesco Marfisi, dopo aver ucciso le due donne, è tornato sul luogo del duplice omicidio per accoltellare un'altra amica della moglie o, forse, trucidare anche la figlia incinta.
Invece di trovare altre donne, però, l'uomo si è imbattuto in molti carabinieri che, in men che non si dica, gli hanno messo le manette. Una rabbia irrefrenabile quella di un uomo di Lanciano che, oggi, ha commesso un duplice femminicidio. Chiaramente, dietro a tale fatto di sangue ci sono dissidi e incomprensioni tra coniugi. Sembra che la 47enne volesse lasciare il marito. Era già stata avviata la procedura di separazione. Letizia Primiterra, moglie di Marfisi, aveva compiuto 47 anni lo scorso martedì e, da tempo, viveva a casa di un'amica.
L'omicida aveva gli abiti sporchi di sangue
Francesco, oggi, ha dapprima freddato la moglie, in via Zara; poi si è diretto verso l'abitazione dell'amica del cuore della 47enne, Laura Pezzella, e l'ha accoltellata.
L'uomo avrebbe ucciso anche quest'ultima perché la riteneva l'artefice della fine della relazione con la Primiterra. Dopo aver trucidato brutalmente la 47enne e la 33enne, Marfisi, con i vestiti sporchi di sangue, è tornato in via Zara molto probabilmente per massacrare anche la donna che ospitava, da tempo, la moglie. Quando è arrivato, però, sul posto c'erano già i carabinieri. Questi lo hanno subito condotto in caserma. Nella macchina dell'omicida i militari hanno scoperto un paio di coltelli da macellaio, sporchi di sangue. Il 60enne ha usato tali oggetti per commettere il duplice omicidio. Intanto Ortona è incredula e scossa per il fatto di sangue. Sbigottiti anche tutti i parenti e gli amici di Francesco Marfisi.