Una distrazione fatale a Palermo. Venerdì scorso, un bimbo di un anno era a tavola con i genitori, i sei fratelli e la nonna, in un appartamento del quartiere Zen. L'atmosfera di serenità, all'improvviso, è stata violata da un episodio inquietante. Il bimbo non riusciva più a respirare perché aveva inghiottito un'oliva. Né il padre né la madre sono riusciti a far fuoriuscire quel corpo dalla gola del minorenne.
Inutile il tempestivo trasporto del bimbo all'ospedale 'Villa Sofia'. Il medico del Pronto soccorso non ha potuto fare altro che constatare la morte del piccolo e disporre il suo trasferimento nella camera mortuaria.
La morte durante la corsa all'ospedale
Stava mangiando insieme ai suoi fratellini e, a un certo punto, era riuscito a prendere un'oliva da un contenitore sul tavolo. I genitori non si erano accorti di nulla. Il gesto è costato caro a un bimbo di un anno di Palermo: quell'oliva lo ha soffocato. Nè i parenti, né il personale sanitario sono riusciti a salvarlo. Il dramma è avvenuto venerdì scorso, in un appartamento in via Rocky Marciano.
La famiglia si era riunita attorno alla tavola, come sempre, verso le 20. Alle 20.30 la tragedia. Il piccolo, improvvisamente, aveva iniziato a tossire insistentemente; poi la corsa al Pronto soccorso del nosocomio 'Villa Sofia'. Secondo una prima ricostruzione, il minorenne avrebbe sfruttato la confusione in casa per prendere quell'oliva e ingoiarla. Sfortuna ha voluto, però, che quell'alimento gli restasse incastrato in gola. I genitori, molto agitati, hanno subito condotto il figlioletto all'ospedale ma il trasporto si è rivelato inutile. Il bimbo è morto durante il tragitto.
Ingestione di un corpo estraneo: non raro in età pediatrica
L'episodio tragico avvenuto venerdì scorso al quartiere Zen di Palermo solleva nuovamente il dibattito sulla necessità di un monitoraggio continuo dei piccoli da parte dei genitori o degli educatori.
La vicenda drammatica registratasi nelle ultime ore, purtroppo, non è la prima del genere. In passato sono accaduti episodi simili, in Italia e nel mondo. Insomma, sembra che l'ingestione di corpi estranei in età pediatrica non rappresenti un evento inconsueto. Da un'indagine condotta dall'ospedale pediatrico 'Gaslini' di Genova risulta che l'ingestione di corpi estranei costituisce la sesta causa di decesso accidentale nei bimbi e la prima nei lattanti e nei neonati. Secondo gli esperti, i problemi diventano gravi quando l'oggetto va a posizionarsi in zone come la trachea o la laringe.