Nell'ambito delle azioni per il potenziamento della sicurezza a Napoli, sulla base degli indirizzi già definiti dal ministro Minniti, avviate in prefettura due iniziative di notevole importanza, frutto del lavoro sinergico delle istituzioni. Un impegno condotto sia a livello locale che nazionale, per garantire standard sempre più elevati ai cittadini.
L'intesa fra Regione, Comune, ministero dell'Interno e prefettura
Con un protocollo d'intesa - riguardante Regione Campania, Comune di Napoli, ministero dell'Interno e Prefettura - è stato avviato il rafforzamento della sicurezza nel quartiere 'Decumani' e nel rione 'Sanità': prevista l'installazione di novantadue telecamere nelle zone in questione, con il sostegno del Comune e del dipartimento della Pubblica sicurezza. In particolare, sul Comune graveranno gli oneri di alimentazione elettrica, mentre sul dipartimento quelli della manutenzione.
Il 'gigante' che 'tutto vede'
E' stato presentato "Argo Panoptes", un progetto che prende il nome dal "gigante" che, per la mitologia greca, "tutto vede".
Lo stesso gigante è ricordato per aver liberato Arcadia da un toro dalle caratteristiche mostruose e da un satiro che rapiva le mandrie. Si punta a una sorveglianza a carattere costante, senza pause. Un intervento finanziato con le risorse relative al Pon "legalità" e al Piano di coesione "Legalità" per il periodo 2014-2020. Complessivamente disponibili otto milioni di euro. Il controllo del territorio avverrà in maniera "capillare e intelligente", si legge sul sito internet del ministero dell'Interno. Si procederà anche all'attivazione di una piattaforma telematica, in Prefettura, nella quale convergeranno tutti i dati inerenti agli impianti di videosorveglianza della città, privati e pubblici.
Un sistema "intelligente", capace di supportare l'azione di prevenzione delle diverse forze di polizia, pure mediante l'interconnessione con le banche dati disponibili. Programmato un periodo di sperimentazione di Argo, al via da Napoli, che successivamente si estenderà a tutta la regione. Potenzialmente la stessa sperimentazione potrebbe riguardare, poi, l'intero territorio nazionale.
La realtà partenopea
Oggi Napoli - che sorge al centro dell'omonimo Golfo, dominato dal Vesuvio - conta circa un milione di abitanti. Si tratta della terza popolazione nella Penisola italiana, un dato da tenere in considerazione in più ambiti, rappresentando una delle aree metropolitane più densamente abitate di tutta l'Unione europea: quasi 8.267 abitanti per chilometro quadrato.
Nel territorio urbano, non passa inosservata la povertà di gran parte dei quartieri popolari né la densità delle risorse culturali. Napoli è considerata una delle più antiche città d'Europa. Nel 1995, il centro storico è stato inserito dall'Unesco fra i patrimoni dell'umanità. Complessivamente la tutela comprende quattordici zone: da Avvocata a Montecalvario, da Porto a Chiaia, da San Ferdinando a Vicaria, dal Vomero a Posillipo. Nel tempo l'evoluzione demografica ha fatto registrare alti e bassi, soprattutto negli utimi cinquant'anni: 832 mila abitanti nel 1931, 1.011.000 nel 1951, 1.227.000 nel 1971, 1.067.000 nel 1991, 962 mila nel 2011. Oltre cinquantamila gli immigrati che vivono a Napoli, una cifra che rappresenta circa il 6 per cento della popolazione: prevalente la provenienza dall'Asia e dall'Europa dell'Est. Al primo posto Sri Lanka, quasi 15 mila. A seguire Ucraina, poco meno di 9 mila, e Cina, poco più di 5 mila. Poi Romania, Pakistan, Filippine, Bangladesh, Polonia, Nigeria e Russia.