Se Trump e l'amministrazione americana dovessero decidere di attaccare il regime di Pyongyang la vittoria di Washington appare scontata. Ma quale sarebbe il prezzo da pagare? E' proprio questo l'ostacolo che frena il Pentagono dall'intervenire. Spodestare Kim avrebbe un costo non indifferente in termini di vite umane, con la conta dei morti che quasi sicuramente avverrebbe in centinaia di migliaia di unità, molte delle quali in Corea del Sud, dove milioni di cittadini - e circa trentamila soldati statunitensi di stanza nelle basi militari Usa - potrebbero essere colpiti dai missili nordcoreani.
Le possibilità di una guerra sono concrete?
L'amministrazione americana ha affermato e ripetuto di stare considerando "tutte le opzioni", ed il presidente Trump ha ribadito che garantirà la sicurezza degli Stati Uniti a qualunque costo. Ma fino ad oggi la Casa Bianca non ha divulgato i dettagli su come intende affrontare la questione del regime nordcoreano. La portavoce Sarah Huckabee Sanders ha dichiarato candidamente che non saranno fornite informazioni circa le mosse che saranno fatte. La Cnn ha dunque ipotizzato gli scenari possibili, e quali conseguenze presumibilmente avrebbero.
Annientare il programma nucleare nord coreano
Intervenire militarmente per distruggere l'arsenale del regime di Kim è una delle possibilità sul tavolo. Lo ha confermato anche il senatore repubblicano Lindsey Graham nel corso di una ospitata televisiva sulla Nbc. Questa opzione costringerebbe gli Stati Uniti ad assumersi la responsabilità di migliaia di morti e di quello che avverrebbe nell'area, considerando che Pyongyang replicherebbe attaccando la Corea del Sud. Inoltre se l'attacco non fosse avallato dalle potenze asiatiche - ad iniziare dalla Cina - ci potrebbero essere conseguenze pesanti anche nelle relazioni future, non solo in quella regione. Per questi motivi diversi analisti considerano questa possibilità la peggiore tra quelle possibili.
Colpire le basi militari nordcoreane
Anche nel caso di un attacco limitato alle installazioni militari del regime di Kim potrebbero verificarsi i problemi descritti sopra. Sarebbe molto difficile riuscire a prevenire e annullare una eventuale risposta militare nordcoreana contro la Corea del Sud, anche perché i militari di Kim sono in grado di rimuovere rapidamente i missili dai bunker sotterranei e spararli senza concedere il tempo ai satelliti di individuare le operazioni. Inoltre negli ultimi anni l'esercito del despota nordcoreano ha moltiplicato le basi di lancio.
Un cambio di regime
Una delle opzioni sul tavolo prevede di spodestare Kim, come aveva caldeggiato poche settimane fa anche il numero uno della Cia Mike Pompeo.
Ma a parte le difficoltà da affrontare per conseguire l'obiettivo, resta l'incognita su chi potrebbe sostituirlo.
La soluzione diplomatica della crisi
Infine resta sul piatto la soluzione diplomatica alla crisi, che prevede la possibilità di un'azione militare solo in caso di minaccia imminente. Ma riuscire a convincere il despota nordcoreano a partecipare ai negoziati non è scontato.