La Corea del Nord sarebbe sul punto di mettere in atto il suo test più importante e pericoloso. L'esperimento metterebbe alla prova la capacità nucleare delle armi a disposizione del regime di Pyongyang che potrebbe effettuare un nuovo lancio, prevedendo questa volta la detonazione di una testata atomica. L'allarme viene lanciato dal ministro della Difesa della Corea del Sud, Song Young-moo, e la notizia è stata ripresa dalla testata britannica Daily Star. Secondo l'esponente del governo di Seoul, pertanto, Kim Jong-un sarebbe pronto a dimostrare la capacità nucleare del suo Paese in qualunque momento ed ha fatto riferimento anche alle recenti dichiarazioni del dittatore nordcoreano che si è dichiarato "pronto a colpire gli Stati Uniti".

Ripreso il dispiegamento del sistema THAAD in Corea del Sud

In realtà permangono tutti i dubbi sulla capacità balistica attuale dei vettori missilistici nordcoreani, ma se Pyongyang non è ancora in grado di colpire il territorio americano (anche se i recenti test confermati dal Pentagono dimostrebbero il contrario), può benissimo mettere nel mirino Corea del Sud e Giappone. Ragion per cui, sebbene lo stesso ministro Song Young-moo sostenga ancora il dialogo con lo scomodo vicino del nord, nei giorni successivi all'ultimo test missilistico ordinato da Kim Jong-un è ripreso in maniera vigorosa il dispiegamento in territorio sudocoreano dei sistemi antimissile THAAD, di fabbricazione statunitense, contestati dalle vicine Russia e Cina.

Il presidente Moon Jae-in ne aveva sospeso l'installazione nei mesi scorsi, in attesa di una valutazione di impatto ambientale. La tensione che ha ormai raggiunto livelli altissimi ha fatto cambiare programma al governo di Seoul.

Accuse USA alla Russia, la replica di Mosca

Nel frattempo è arrivata la risposta del Cremlino nei confronti del segretario di Stato americano, Rex Tillerson, che aveva puntato il dito contro Russia e Cina definendole "responsabili della minaccia nordcoreana, perché collaboratori del programma missilistico e nucleare di Pyongyang".

In una nota ufficiale del ministero degli esteri russo vengono prospettati "tentativi di accusare Mosca e Pechino di mantenere un atteggiamento indulgente verso la Corea del Nord. Sono accuse assolutamente insostenibili. Chiediamo pertanto a tutte le parti coinvolte in questa crisi di evitare passi che possano portare ad un'escalation della tensione".