La trasmissione televisiva Mediaset "Quinta Colonna", condotta da Paolo Del Debbio ha intervistato, mantenendo anonima la sua identità, un uomo che ha violentato ben ventisette donne, e che per questi reati per trent'anni è entrato e uscito dal carcere più volte, fino a quando ha deciso di cambiare vita. Dopo un lungo periodo di riabilitazione si è fatto una famiglia, anche se la moglie e la figlia sono all'oscuro del passato dell'uomo.
"Al momento giusto glielo racconterò" promette. Ecco le sue confessioni.
La storia dello stupratore seriale
L'uomo, inquadrato dalle telecamere in modo da celarne il volto e con la voce modificata racconta di aver iniziato appena maggiorenne la sua "carriera" da stupratore seriale. "Consideravo le vittime come qualcosa da dominare, da sottomettere", racconta. Le sceglieva casualmente, tra le donne che incontrava per strada, o in qualche locale, preferendo quelle che avevano qualcosa che gli ricordavano sua madre. Con loro non tentava nessun approccio, non le attirava adescandole, bensì le costringeva a seguirlo sotto la minaccia di un coltello.
Una spirale di violenza e depravazione durata per decenni, e interrotta solo dai periodi che ha trascorso dietro le sbarre. La prima volta che è finito in cella aveva meno di diciannove anni, ma racconta, la galera non serviva a farlo redimere. Quando veniva rilasciato i suoi stupri venivano passati alla stregua di una "bravata", nella società di allora le donne contavano poco.
Ancora violenze sessuali negli ultimi giorni
Non sembra arrestarsi l'ondata di stupri che sta sconvolgendo il nostro paese. Ieri nel centro storico di Napoli, vicino a Porta Capuana le grida di una donna senza fissa dimora hanno attirato l'attenzione dei passanti, che l'hanno vista mentre discuteva animatamente con un uomo.
La clochard ha poi raccontato di essere stata stuprata da quello che descrive come uno straniero proveniente dall'Africa. Allo stupro avrebbero assistito dei testimoni, che hanno riferito di aver visto l'uomo afferrare per il collo la vittima per poi stuprarla mentre questa cercava di ribellarsi.
Un altro caso di stupro è stato denunciato a Rimini pochi giorni fa da una studentessa spagnola che fa parte del progetto Erasmus. La violenza sarebbe avvenuta in un angolo buio dei locali di una discoteca, e la ragazza si sarebbe resa conto di essere stata stuprata solo il giorno successivo alla violenza, quando si è svegliata accusando dolore ai genitali. I medici che l'hanno visitata hanno riscontrato la presenza di lesioni compatibili con una violenza.
Le forze dell'ordine avrebbero fermato e interrogato un giovane argentino, accusato di essere l'autore dello stupro. Il racconto del giovane però è sembrato coerente e molto dettagliato, inoltre avrebbe avuto un atteggiamento tranquillo. La vicenda resta ancora tutta da chiarire.