L'Aula di Montecitorio approva definitivamente il Codice antimafia. "Via libera" al testo, con 259 voti favorevoli. Sono stati centosette i contrari, mentre in ventotto si sono astenuti. Nei dettagli, la nuova norma prevede misure su diversi fronti. Diventa più ampia la cerchia dei destinatari delle misure di prevenzione, perché la norma inserisce anche coloro che commettono reati contro la Pubblica amministrazione, dal peculato alla corruzione, nel caso di reato associativo, pure in atti giudiziari, oltre a coloro che sono indiziati per aiuti a latitanti di cosiddette associazioni a delinquere. Il discorso riguarda pure il reato di concussione. Più trasparenza nella scelta degli amministratori giudiziari e modifica del procedimento di nomina inerente allo stesso amministratore giudiziario. In primis, l'incarico non potrà essere conferito a parenti e conviventi del magistrato che si occupa del conferimento.
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