La Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha commentato sul proprio profilo Twitter, in maniera durissima e decisa, le manifestazioni antisemite delle tifoserie ultras della lazio. Il riferimento va a quanto successo durante la partita Lazio – Cagliari di domenica scorsa: sedicenti sostenitori biancoazzurri hanno mostrato striscioni e manifesti inneggianti all'odio razziale, e come se non bastasse, anche degli adesivi raffiguranti Anna Frank con la maglia della Roma.

La Presidente ha quindi invitato tutte le persone di buon senso a non abbassare la guardia, stigmatizzando l'episodio gravissimo, offrendo la propria solidarietà alla comunità ebraica di Roma Anna Frank.

Ricordiamo che la Curva ufficiale dei tifosi laziali era già sotto squalifica episodi simili, quindi il settore dello Stadio Olimpico, nel quale si è verificato tutto questo, è la Curva Nord, ripulita del materiale incriminato nella giornata di oggi.

La Federcalcio, nella persona di Giuseppe Pecoraro, ha annunciato la probabile apertura di un'inchiesta per accertare nel dettaglio quanto accaduto.

Ovviamente fortissima e veemente la voce di sdegno che si è levata contro questi barbari dei nostri giorni da parte di Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica a Roma: proprio la rappresentante ha mostrato la foto degli adesivi offensivi, uno raffigurante il fotomontaggio nei confronti della immagine di Anna Frank, l'altro riportante la frase “Romanista ebreo”.

Assistiamo all'ennesimo atto di intolleranza che si verifica in un match calcistico, e soprattutto da parte di cosiddette tifoserie: è lecito chiedersi se le Istituzioni, a vari livelli, non debbano, con interventi risolutivi e fermi, mettere un freno alla escalation degli ultimi anni. Non possiamo più assistere a spettacoli innegianti al disprezzo verso il proprio simile, solo perchè sostenitore di una diversa compagine calcistica, e per di più attraverso metodologie che si richiamano ad avvenimenti tristi e delittuosi della nostra storia recente.

Purtroppo il degrado presente in alcune realtà delle nostre grandi città è probabilmente una della cause di questa situazione ormai diventata insostenibile, in primis nei confronti delle tante vittime cadute durante quelle dittature esaltate dai sedicenti tifosi ultras.

Lasciamo che i morti riposino in pace, non offendendo la loro memoria.