Presso l'Agenzia delle Entrate e delle Dogane sono presenti, tra i dirigenti, centinaia che non ricoprono quella carica per aver partecipato ad un concorso , cosa che la Costituzione richiede in questi casi, ma hanno ricevuto le nomine direttamente dalle varie compagini di partito. E' quanto afferma Riccardo Fraccaro, portavoce alla Camera dei Deputati per il Movimento 5 stelle.

Nel 2015 è accaduto che la Corte Costituzionale abbia dichiarato illegittimo tutto questo, ed abbia quindi disposto l'obbligatorietà di ricorrere al reclutamento dei manager tramite concorso pubblico, dice il deputato 5 stelle.

Riccardo Fraccaro dice altro

Moltissimi di questi dirigenti presenti presso le Agenzie suddette, risultano indagati per vari reati contro il patrimonio, quindi anche per corruzione.

Un decreto, firmato dal Ministro dell'Economia e dalla Ministra della Pubblica Amministrazione, riporta il deputato 5 stelle, sottolinea che, a tali concorsi pubblici, imposti dalla Corte per la dirigenza di questi Enti, possano partecipare anche coloro i quali abbiano riportato condanne penali non passate in giudicato.

Il provvedimento del Governo attribuisce inoltre un punteggio maggiore a chi ricopre già quel ruolo, posizione però acquisita grazie alla nomina, nella massima preoccupazione che sempre le medesime persone vadano a ricoprire questi così ambiti e delicati incarichi dirigenziali.

Si evidenzia un'ulteriore solerzia da parte dell'Esecutivo

Aggiunge Fraccaro, vista l'illegittimità a procedere su questa strada da parte della Pubblica Amministrazione, è previsto un secondo passaggio: Palazzo Madama dovrà votare l'approvazione della riforma degli Enti Fiscali, attraverso la quale sia Agenzia delle Entrate che delle Dogane, saranno scorporate dall'ambito della Pubblica Amministrazione.

Il deputato pentastellato tiene a sottolineare l'ennesimo sotterfugio messo in piedi per trovare gli accorgimenti giusti, affinchè non vengano stravolti gli equilibri tra le varie forze politiche, che per tanto tempo si sono succedute in Parlamento. Continua ricordando che, se questi atteggiamenti dovessero protrarsi, il cittadino comune rimarrebe sempre all'oscuro rispetto a molte scelte dell'Esecutivo, e comunque penalizzato dalle stesse.

Con l'augurio che il buon senso, soprattutto nei confronti di chi ogni giorno lotta per andare avanti, possa servire a rivedere questi provvedimenti.