Ci sono uomini che, per grande timidezza oppure in cerca di facili avventure, cercano di procurarsi incontri con donne avvenenti utilizzando Facebook. Ovvero, la più grande piazza virtuale del mondo. Purtroppo, nella rete ci sono spesso degli specialisti del web che, utilizzando l’inganno e creando dei falsi profili di belle ragazze, riescono a farsi consegnare somme anche ingenti promettendo delle notti memorabili a pagamento che alla fine non si avverano mai.

Uno di questi “specialisti” del computer è un 65enne di origini napoletane che riusciva a creare profili finti di splendide donne, sexy e disponibili, facendoli sembrare veri. Poi, accettava l’amicizia di chi pensava di chiederla a una donna.

Il 38enne è stato contattato perfino da un sedicente avvocato che minacciava di denunciarlo

Un uomo, un 38enne della provincia di Reggio Emilia, è cascato in questa trappola a tal punto da versare ingenti somme di denaro con la sola promessa che avrebbe potuto vedere e stare con una di queste ipotetiche ragazze. Dall’altra parte di Facebook però non c’era una giovane e bella donna disposta a donarsi a pagamento, ma il 65enne marpione il quale è riuscito a farsi versare sulla sua Postepay ben 500 euro.

Quando il 38enne reggiano si è stancato di attendere l’appuntamento che non arrivava mai, il 65enne ha aperto il profilo Facebook di un’altra avvenente ragazza disposta a un incontro privato previo versamento di soldi. Così, ammaliato dalla bellezza, il 38enne reggiano ha speso del denaro sperando che fosse la volta buona. E invece niente, il solito raggiro senza ricevere alcuna soddisfazione. Addirittura, pur non avendo nemmeno visto di persona una delle bellezze che accettavano la sua amicizia su Facebook, il 38enne reggiano è stato contattato in chat sempre su Facebook da uno strano avvocato che annunciava una possibile denuncia per molestie sessuali nei confronti delle sue due donne assistite, esistenti solo nel mondo virtuale.

Il reggiano, in un primo tempo intimorito, ha versato altro denaro, in totale dalla prima volta 1500 euro.

I carabinieri hanno denunciato il truffatore che potrebbe aver fatto altre vittime

Ma poi finalmente ha “mangiato la foglia” e si è rivolto ai Carabinieri di Novellara i quali, dopo una serie di indagini con esperti informatici a disposizione delle forze dell’ordine, sono riusciti a risalire al 65enne che è stato denunciato con l’accusa di truffa. I militari dell’Arma stanno pure tentando di capire se il 65enne avesse agito in tal modo anche nei confronti di altri uomini.