Sabato scorso, Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere con l'accusa di omicidio nei confronti della giovane Yara Gambirasio (13 anni al momento della morte) ha festeggiato i 47 anni assieme alla sua famiglia. Un compleanno grigio, per certi aspetti imbarazzante, quello passato dall'ex muratore di Mapello. Un genetliaco dietro le sbarre, rincuorato solamente dalla presenza dei suoi cari.
Ricordiamo che Bossetti è stato condannato all'ergastolo in primo grado, pena in seguito confermata anche in appello. Eppure, nonostante le palesi evidenze e prove nei suoi confronti, l'uomo continua imperterrito a professare la sua innocenza. Bossetti sembra essere molto sicuro della sua presunta buona fede, ma non sa più come continuare a difendersi. Il 47enne vuole a tutti i costi una nuova perizia del DNA, una richiesta negata numerose volte dai giudici, in quanto inutile ai fini di ulteriori indagini, ma non solo per questo...
Yara Gambirasio: ecco come Bossetti passa il suo tempo in carcere
Negli ultimi giorni, testate quali Today e Il Giorno ci hanno informato di come lo scorso sabato, Massimo Giuseppe Bossetti abbia seguito la messa officiata da don Fausto Resmini, cappellano del carcere in cui l'ex muratore di Mapello sta scontando la sua pena. In seguito, come è oramai sua abitudine, Massimo ha scritto per diverso tempo, rispondendo alle numerose lettere che gli giungono un po' da tutta Italia.
In questi anni, Bossetti ha creato molte corrispondenze con persone desiderose di conoscere la sua attuale situazione. In media, il detenuto risponde a circa 20 lettere al dì. Inoltre, l'ex carpentiere è solito frequentare la biblioteca dell'istituto, in cui si diletta a leggere opere che spaziano dal thriller alla psicologia.
Nonostante la presunta disperazione dell'uomo, è d'uopo ricordare come la prova regina della sua colpevolezza sia impressa duramente sugli indumenti della povera Yara. Quel DNA ritrovato è l'elemento principe che inchioda Massimo Giuseppe Bossetti senza se e senza ma.
Yara Gambirasio: nessun'altra perizia sul DNA
Impossibile un'ulteriore perizia genetica, tanto richiesta da Massimo Giuseppe Bossetti e dai suoi legali Claudio Salvagni e Paolo Camporini. Essa sarebbe non solo inutile, ma anche impossibile a causa dell'esaurimento del materiale biologico durante le indagini. Caso chiuso dunque? Non proprio, dato che per certo, gli avvocati dell'uomo ricorreranno presto in Cassazione. Il ricorso dovrebbe essere presentato per la fine del mese di Novembre. Per aggiornamenti su altri casi di cronaca nera, cliccate Segui.