La nuova inchiesta dei 'Panama Papers' si è focalizzata sulla scoperta di conti offshore appartenenti ad alcune delle personalità più influenti nel mondo della politica, della finanza internazionale e dello spettacolo. I mass media mondiali hanno ribattezzato l'inchiesta con il titolo di 'paradise papers' e la stessa inchiesta ha svelato l'esistenza di importanti conti di proprietà di personaggi molto potenti e conosciuti del mondo della politica, dello spettacolo e dell'alta finanza mondiale.
Si va dalla cantante pop Madonna al leader della band rock 'U2' Bono Vox sino a passare alla Regina Elisabetta II e al noto finanziere e fondatore della ONG 'Open Society' George Soros.
La scoperta degli affari tra il ministro di Trump e il genero di Putin
L'inchiesta dei 'Paradise Papers' ha fatto venire allo scoperto anche alcuni intrecci economici tra alcuni membri dell'amministrazione Trump e la Russia di Vladimir Putin. Più precisamente, i mass media internazionali hanno riportato che sono venuti a galla gli affari che il segretario al commercio dell'attuale governo statunitense, Wilbur Ross, aveva con il genero del presidente russo Vladimir Putin.
Inoltre, stando a quanto riportato da un articolo di 'America24.com', con l'inchiesta dei 'Panama Papers' si è scoperto che il magnate e fisico russo Yuri Milner ha investito sui social network Facebook e Twitter attraverso dei fondi di provenienza del governo russo.
Il Russiagate, realtà o teoria del complotto?
Indubbiamente la scoperta dei legami tra Wilbur Ross e il genero di Putin rientra nelle notizie relative alla controversa vicenda del cosiddetto 'Russiagate', lo scandalo delle sospette e presunte interferenze russe nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2016. A tal proposito, c'è da dire che questa scoperta verrà sicuramente utilizzata politicamente dai sostenitori dell'esistenza del Russiagate come ennesima prova lampante del 'complotto russo', mentre sarà certamente minimizzata dai negatori dello stesso scandalo.
Su tale questione, c'è da dire che molto probabilmente la verità sta nel mezzo e che se è certamente vero che vi sono state determinate interferenze russe e contatti tra personalità legate a Trump con altre legate alla Russia putiniana, è alquanto assai probabile che l'intera vicenda del Russiagate sia meno inquietante di come spesso viene descritta.