L'istituto per le Opere di Religione (Ior), meglio conosciuto come "la banca vaticana", non riesce a trovare pace. Negli ultimi anni è stato tormentato da defezioni ed epurazioni. L'ultima risale a lunedì 27 novembre. Il numero due dello Ior, il Direttore aggiunto Giulio Mattietti è stato licenziato in tronco.

Un nuovo licenziamento allo Ior

La notizia è stata confermata dalla stessa Sala Stampa della Santa Sede, la quale ha mantenuto l'atteggiamento di prudenza che da sempre la caratterizza, non fornendo ulteriori informazioni circa i motivi del licenziamento.

Da alcune fonti giornalistiche si apprende addirittura che Mattietti sia stato allontanato dal vaticano scortato dalla gendarmeria. In realtà, fonti più sicure attestano che ad accompagnarlo all'uscita siano stati alcuni colleghi in segno di amicizia.

Un fatto è certo, il licenziamento del vicedirettore dello Ior è un fulmine al ciel sereno. Fonti vicine all'Istituto hanno dichiarato alla carta stampata che "si tratta di una normale gestione di attività d'impresa: è venuta meno la fiducia, e in questi casi, trattandosi di un dirigente di alto livello che ha un certo tipo di contratto, si procede in questo modo, come avviene in qualsiasi impresa".

Mattietti era stato tra coloro che avevano denunciato certi comportamenti scorretti all'interno dello Ior, chi lo conosce è rimasto profondamente colpito dalla notizia del licenziamento. Sul caso non sono state aperte inchieste nè dalla magistratura vaticana nè dalle autorità italiane. E' stato escluso qualsiasi collegamento con le passate vicende che negli ultimi tempi hanno scosso lo Ior e il Vaticano, come la vicenda Vatileaks. Ma le polemiche non mancano.

E' chiaro però che le vicende che stanno profondamente scuotendo lo Ior, ma non solo, tutta la Curia Romana e l'amministrazione dello Stato Città del Vaticano, sono il segno inequivocabile di una radicale azione di rinnovamento voluta da Papa Francesco. Riforme che, evidentemente, non ammettono compromessi.

Chi è Giulio Mattietti

Giulio Mattietti, laureato in fisica, dal 1997 ha lavorato per lo Ior come sviluppatore informatico e project manager. Alla nomina di "Aggiunto al Direttore con funzioni delegate", avvenuta nel 2015, in concomitanza con quella dell'attuale Direttore Generale, Gian Franco Mammì e voluta dallo stesso Papa Francesco, era quindi già da molto tempo un dipendente interno dello Ior. La sua nomina era stata interpretata, di fatti, con la necessità di ritornare a valorizzare le risorse professionali interne allo stesso istituto, dopo un periodo che aveva visto la dirigenza dello Ior retta da professionalità esterne.