Potrebbe essere stato colpito per sbaglio durante un conflitto a fuoco tra bande rivali. E' in condizioni stabili ma ancora critiche Luigi Pellegrino, il 14enne raggiunto alla testa da una pallottola vagante nel pomeriggio della vigilia di Natale a Parete, cittadina in provincia di Caserta. Ora il ragazzino, dopo un delicato intervento chirurgico al cervello, è tenuto in coma farmacologico.

Non c'è pace, a Napoli e dintorni, durante queste festività natalizie cruente: prima lo sconvolgente episodio di Arturo, il 17enne accoltellato alla gola e al torace da una baby gang a via Forio, in pieno centro, nel tentativo di rubargli il cellulare. Ora questo nuovo fatto, non meno drammatico. Potrebbero essere decisive le immagini di alcune telecamere. Gli inquirenti invitano chi sa a parlare.

Cosa è accaduto

Il 14enne il pomeriggio della vigilia di Natale stava passeggiando nel centro di Parete, comune in provincia di Caserta, in compagnia di alcuni coetanei. Era sul corso del paese quando, in prossimità della Caffetteria centrale, è stato colpito da un proiettile vagante che lo ha raggiunto alla testa.

Sul momento gli amici che erano con lui non hanno capito cosa fosse accaduto: pensavano a un malore, o che Luigi fosse inciampato battendo la testa sul marciapiede. L'adolescente si è accasciato a terra perdendo sangue dalla nuca, ma ha avuto la forza di dire al cugino: "Non ti devi preoccupare, sono forte e non mi succederà nulla". Poi ha perso i sensi e attorno a lui si è radunata una folla di persone, fino all'intervento di carabinieri e ambulanza. Trasferito all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico che ha permesso di estrarre il proiettile che gli aveva provocato un grave edema. Ora è nel reparto di rianimazione. Ieri è stato sottoposto a una nuova tac, i parametri sono stabili, ma resta in coma farmacologico.

Le indagini

I contorni del fatto sono in parte ancora oscuri. Si sa che il colpo è partito da una pistola calibro 9. I carabinieri del reparto territoriale di Aversa, hanno raccolto sul luogo dove Luigi è stato colpito alcuni bossoli, segno che sono stati sparati più colpi. Forse era in corso un regolamento di conti. O qualcuno stava provando una nuova arma? Probabilmente il colpo che è entrato nel cervello del ragazzino è stato sparato da un balcone o da una terrazza perché era in fase di ricaduta. La perizia balistica sulla pallottola potrebbe dare una svolta alle indagini. I militari stanno passando al vaglio le immagni delle telecamere dell bar di fronte al quale si è verificato il fatto, e quelle di altri esercizi commerciali della via.

Potrebbero rivelare la traiettoria del proiettile, ma non l'identità di chi ha sparato.

Procura, famiglia e amici mobilitati

"Chi sa parli": l'appello è del procuratore della Repubblica, Francesco Greco, che ha reso noto che le indagini continueranno a 360 gradi, ma fondamentale sarà la collaborazione dei cittadini. "Possono fornire dettagli importanti, magari rivelarci circostanze che a loro possono anche sembrare non rilevanti, ma che lo sono invece per le indagini", ha chiarito Greco. Intanto la procura di Napoli Nord ha aperto un fascicolo contro ignoti per tentato omicidio. "Vogliamo la verità": anche la famiglia chiede collaborazione. "Non è giusto che un bambino di 14 anni sia in queste condizioni", hanno detto gli zii.

Anche gli amici di calcetto di Luigi, promessa del calcio, prima nelle giovanili del Frosinone, da un mese nella squadra di Avellino, invitano a collaborare con gli inquirenti. Per questo hanno anche fatto una fiaccolata. "Guerriero non mollare", era scritto sugli striscioni.