Svolta nell'inchiesta sull'aggressione di Arturo, il giovane di 17 anni aggredito a Napoli, in via Foria nel quartiere San Lorenzo, il 18 dicembre scorso. Gli uomini delle forze dell'ordine della città partenopea, coordinati da Luigi Rinella, hanno arrestato un ragazzo di 15 anni ritenuto colpevole di tentato omicidio. Gli inquirenti stanno ricercando gli altri membri della baby gang.

La ricostruzione dell'accaduto

Tutto è accaduto nel pomeriggio di lunedì 18 dicembre scorso. Arturo si stava dirigendo in via Foria quando un gruppo di ragazzi, forse tutti quanti minorenni, che una scusa lo hanno avvicinato nel tentativo di rubargli il telefono cellulare, e subito dopo lo hanno colpito al collo e al torace con un coltello.

Nello specifico, due di loro lo hanno accoltellato, mentre gli altri due membri hanno svolto il ruolo "di palo" per bloccare la vittima. La violenta aggressione, durata pochi secondi, si era poi conclusa con la fuga degli assalitori. Il ragazzo aggredito è stato ricoverato in condizioni piuttosto critiche e solo da poche ore è stato dichiarato fuori pericolo di vita.

Gli uomini della squadra Mobile sono riusciti a riconoscere uno dei presunti aggressori grazie a delle immagini scattate da alcuni impianti di videosorveglianza e alla descrizione dei quattro assalitori procurata dalla vittima. "Uno dei presunti malviventi è stato individuato in seguito ad un'identificazione fotografica fatta dalla stessa vittima, nonché da un altro ragazzo, anche lui minorenne, fermato poco prima di Arturo dalla baby gang con lo lo stesso metodo, riuscendo però a liberarsi dalle pericolose attenzioni avendo previsto le intenzioni dei giovani" ha spiegato la Questura di Napoli.

Le indagini continuano per individuare gli altri membri della banda. Per ottenere altre testimonianze e informazioni rilevanti la Questura ha reso pubbliche le fotografie scattate dalle telecamere di sorveglianza della zona dove è avvenuta l'aggressione.

Luigi Rinella, capo della squadra Mobile: 'Il fermato non appartiene ad una baby gang'

Stando alle dichiarazioni di Luigi Rinella, dirigente della squadra Mobile, il giovane di 15 anni arrestato non appartiene ad una baby gang e i suoi genitori non hanno precedenti penali. "In base alle prime conferme il giovane ha svolto la funzione di "gancio", sia nell'avvenimento del giovane arrestato poco prima del ferimento al 17 enne sia poi quando è stata l'occasione del giovane minorenne bloccato poco prima dell'azione violenta - ha specificato Rinella - Una strategia semplice che consiste nell'adescare la vittima, chiedergli l'orario per poi rubargli il cellulare ed altri oggetti preziosi e infine passare all'aggressione violenta".