Gualtiero Marchesi, il Grande Maestro della cucina italiana, colui che ha reso celebri i nostri piatti in tutto il pianeta, è scomparso oggi alle soglie del suo 88° compleanno. Marchesi aveva lanciato l'Alta cucina già nei lontani anni 70 ed 80, quando l'Italia era dedita alla sola cucina tradizionale e casereccia. Si è spento oggi nella sua dimora milanese, dopo una lunga malattia, a soli 2 mesi e mezzo dal suo 88simo compleanno.

Con lui, ad assisterlo nelle ultime ore, la sua famiglia: le 2 figlie Paola e Simona, il genero ed i nipoti .Il grande chef è stato il primo innovatore nel suo campo ed il primo a conquistare il premio più ambito per uno chef: le 3 stelle Michelin. Fu insignito della massima onoreficenza culinaria nel 1985 ma poi le restituì, non volendo essere legato ad un voto ma solo ai commenti di chi gustava le sue creazioni. Si deve a lui la creazione di una delle scuole più importanti del Paese nel settore gastronomico: la scuola parmense Alma di Colorno, nata nel 2004 per avviare al difficile lavoro di chef migliaia di giovani promesse.

Dalla scuola per chef alla casa di riposo per chef

Pochi mesi fa Marchesi aveva annunciato di voler lasciare la scuola, di cui era Rettore, per dedicarsi ad un nuovo progetto, una "Casa di riposo per cuochi" il suo secondo sogno che covava da anni. Si era ispirato ad uno dei suoi miti, il grande giuseppe Verdi, che creò la famosissima Casa di riposo per Musicisti nel 1889 a Milano. Il suo progetto continuerà ed aprirà i battenti il prossimo settembre 2018. La cucina per tutta la vita dunque, per un uomo che, essendo figlio di ristoratori, in quell'ambiente ci è nato e vissuto. I suoi genitori gestivano il ristorante di un famoso albergo milanese e Marchesi, da ragazzo, era andato in Francia per perfezionare l'arte culinaria, imparando i segeti della Novelle Cuisine.

il suo primo ristorante vide la luce a Milano, nel 1977 e nel giro di 2 soli anni ottenne 2 stelle Michelin a cui si aggiunse la terza nel 1985. Da lui hanno lavorato alcuni tra gli chef oggi più famosi, tra cui Crippa, Cracco, Berton, Oldani, e altri

La cucina totale e le stelle restituite

Sua fu l'idea della "cucina totale" ovvero pensata e programmata sin nei minimi dettagli, dal servizio alle stoviglie, dalle luci alle tovaglie, per concorrere a rendere l'esperienza del cibo la più piacevole possibile.Grazie a lui la Cucina assurse al livello di entità culturale: nel 1990 infatti il Ministero della Cultura francese lo insgnì di un'alta onorificenza, la più ambita per Marchesi, ovvero quella di «Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres».

Non pago dei successi diventò imprenditore, aprendo bistrot in italia e nel mondo, 2 grandi ristoranti sui panfili Costa Crociere, dal 2000 era anche presidente dell’associazione dei cuochi europei. Già nel 1993 aveva chiuso il ristorante milanese per aprire "l'Albereta" in Francia, in cui oltre al vitto di lusso era previsto anche l'alloggio, ma 4 anni dopo perse una stella Michelin. Dopo alcuni anni scelse di rinunciare anche alle altre 2, boicottando anche tutte le altre guide dal momento che, second lui, "il gioco dei punteggi uccide la creatività". Dopo la sua rinuncia altri chef hanno seguito il suo esempio così come molti altri hanno aperto scuole di cucina di alto livello seguendo la sua scia e la sua grande passione, per la quale non disdegnava insegnare attraverso la tv, con programmi quali il pranzo della domenica su Canale 5 o Piatti e Cocktail d’arte di Sky Arte.