Le foto la mostrano col volto tumefatto e gli occhi quasi chiusi dal gonfiore e si vedono diverse cicatrici sull'arcata sopracigliare e sulla fronte. Così appare oggi Martina Murgile, 40enne lombarda residente a Macomer, dopo il pestaggio a cui l'ha sottoposta il suo compagno, il 44enne Francesco Falchi. E' stata una sua scelta consapevole quella di pubblicare la foto scioccante, una richiesta che vale più di mille denunce.

L'uomo si è accanito su di lei 3 giorni orsono, mentre si trovavano in casa, provocandole ferite tali da richerere l'immediato ricovero ospedaliero. Oggi la donna si è aperta ai giornalisti per lanciare un' accorata richiesta d'aiuto direttamente dal letto dell'ospedale di neurochirurgia, dove stanno curando le sue ferite al volto, La donna è in condizioni gravi e sarà sottoposta a diversi interventi chirurgici proprio a causa delle ferite riportate alla bocca a al viso.

L'appello di Martina

Martina chiede aiuto per ricominciare una nuova vita, lontano dal suo aggressore; vorrebbe tornare nella sua regione d'origine, la Lombardia, ma purtroppo è invalida, non ha casa nè familiari e non ha disponibilità di denaro.

Al momento c'è un'associazione di Macomer e un centro anti-violenza di Nuoro che le stanno fornendo personale per assistenza e compagnia. Martina è ignara della sorte toccata al suo compagno e teme che possa essere libero e pronto a picchiarla nuovamente. E' scioccata e terrorizzata dal fatto che l'uomo possa avvicinarla. Il suo aguzzino si chiama Francesco ed è disoccupato e al momento è in stato di fermo per lesioni aggravate, in attesa dell'arresto: è stato trasferito in ospedale ad Oristano dopo aver accusato un malore.

Invalida per precedenti pestaggi

La vita di Martina è stata un'odissea segnata dalla violenza. Martina in passato era già stata vittima di maltrattamenti: ha infatti una forma d'invalidità dovuta a danni vertebrali in seguito a maltrattamenti e percosse che ha subito durante il precedente matrimonio.

Il racconto del pestaggio subito è scioccante: venerdì mattina la donna è stata costretta dal compagno a bere acido muriatico sotto la minaccia di riceverlo in pieno viso. L'acido ha rovinato la bocca della donna e non l'ha uccisa solo perchè è riuscita a non ingerirlo ed a sputarlo immediatamente. Poi si è addormentata ed è stata aggredita con pugni e calci dall'uomo, senza alcun motivo valido. Non c'era stata una lite nè una discussione scatenanti la violenza. Ora Martina sta per essere trasferita all'ospedale di Sassari dove sarà sottoposta alla ricostruzione maxillofacciale e ad altri interventi ricostruttivi della bocca. Poi sarà trasferita in una casa rifugio e aprirà un conto per eventuali donazioni: a causa del suo problema con le vertebre è impossibilitata al lavoro e potrà ricostruirsi una vita solo grazie alla generosità della gente.