Ken Livingstone è un ex parlamentare del partito di centrosinistra britannico Labour Party, nonché ex sindaco di Londra. Di recente, il cosiddetto "Ken il rosso" è stato allontanato dalla sua fazione politica, a causa di affermazioni considerate alquanto controverse.

Difatti Livingstone avrebbe rilasciato delle dichiarazioni sui legami che ci sarebbero stati tra la Germania nazionalsocialista di Adolf Hitler e il movimento sionista, e avrebbe appoggiato anche alcune teorie del complotto, come quella inerente l'omicidio dell'ex presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy.

Le controverse dichiarazioni di Livingstone su Hitler e Palestina

Le affermazioni che sono state considerate maggiormente controverse sono state quelle relative ai presunti legami tra Hitler e il sionismo. Andando maggiormente nello specifico, e stando a quanto riportato da un articolo di "Repubblica", Livingstone avrebbe recentemente dichiarato che il dittatore nazista avrebbe cercato di trasferire gli ebrei in Palestina, appoggiando di fatto le prerogative del sionismo. Queste dichiarazioni sono state rilasciate dall'ex politico laburista nel corso di un'intervista per la nota testata giornalistica "The Independent".

La difesa del politico: sostegno dagli ebrei e complotto contro Corbyn

Proseguendo nell'intervista rilasciata al quotidiano britannico, l'ex sindaco di Londra si è difeso dalle accuse di antisemitismo, affermando che molti ebrei lo avrebbero contattato per esprimergli il loro sostegno. Inoltre l'ex parlamentare di centrosinistra ha rivelato che lo scandalo che si è creato intorno alle sue affermazioni farebbe parte di un ben più ampio complotto volto a minare l'attuale leadership del Partito Laburista, Jeremy Corbyn. A tal proposito, bisogna evidenziare come diversi leader della comunità ebraica britannica abbiano fortemente criticato le parole di Livingstone e, allo stesso tempo, è necessario ricordare che lo stesso Corbyn sarebbe poco apprezzato da una parte importante ed influente degli ebrei inglesi.

Difatti il politico laburista viene spesso criticato per la sua posizione decisamente antisionista e pro-palestinese, nonché per la tolleranza che avrebbe avuto in passato verso alcuni sostenitori dell'Islam politico, che vedevano proprio nel leader del centrosinistra un "alleato strategico" nella lotta al sionismo e allo stato d'Israele.