Il Questore di Crotone ha disposto nella giornata di venerdì 4 ottobre la chiusura temporanea di un bar situato nel centro cittadino di Cirò Marina (in Calabria) per un periodo complessivo di 15 giorni.
La decisione è stata presa a seguito di una segnalazione effettuata dai Carabinieri, che hanno documentato la presenza abituale di individui con precedenti penali all'interno dell'esercizio commerciale.
Non è la prima volta che l'attività è soggetta a provvedimenti di questo tipo: nel 2022 era già stata chiusa per 7 giorni per motivi analoghi.
La scelta del Questore di Crotone
Il provvedimento emesso nelle ultime ore dal Questore di Crotone arriva dopo un'attenta indagine condotta dagli uomini dell'Arma dei Carabinieri del centro cittadino crotonese. Le forze dell'ordine hanno segnalato la continua frequentazione del bar da parte di individui con precedenti penali, cosa che ha spinto l'autorità provinciale di pubblica sicurezza ad intervenire nuovamente rinvenendo nella presenza costante di pregiudicati un rischio per la tranquillità e la sicurezza del quartiere.
Il locale era diventato un punto di ritrovo per questo tipo di 'target', creando preoccupazione nei residenti e negli altri commercianti della zona. L'obiettivo finale dunque è quello di tutelare la comunità e prevenire possibili episodi di criminalità.
Chiusura del bar, non è la prima
Non si tratta della prima misura di chiusura per il bar in questione. Nel recente passato, si parla dell'anno 2022, lo stesso esercizio commerciale era infatti stato oggetto di un'ordinanza di sospensione per un periodo di sette giorni, sempre per motivi legati alla presenza di pregiudicati tra i frequentatori.
La recidiva della situazione ha portato questa volta ad un provvedimento più severo da quarte del Questore di Crotone, con una sospensione che durerà il doppio del tempo rispetto alla precedente.
L'intervento riflette un piano più ampio da parte delle autorità nel contrastare comportamenti che possano favorire la presenza di soggetti potenzialmente pericolosi in determinati luoghi di aggregazione.
Lotta alla criminalità, il precedente del Tar Lombardia
Il caso del bar chiuso nel territorio crotonese ha un precedente in Lombardia. Un perimetro di azione, quello assegnato al Questore in casi analoghi, certificato nel 2011 anche da una sentenza emessa dal Tar Lombardia contro il ricorso mosso dal gestore di un bar milanese che aveva ricevuto lo stesso tipo di provvedimento. La base legislativa sta nell'articolo 100 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza - R.D. 1931 n. 773 - che al primo comma dispone chiaramente che "oltre i casi indicati dalla legge, il Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini".