Insediamento del nuovo consiglio direttivo dell'Agenzia nazionale dei Beni confiscati alla criminalità, nella giornata di ieri. Costituito con decreto ministeriale, l'organismo è stato ampliato nella composizione. Inoltre, è stato reso più incisivo il suo ruolo, come previsto dalle modifiche al Codice antimafia. Il consiglio è presieduto dal direttore, Ennio Maria Sodano.
Ne fanno parte due magistrati, un rappresentante del ministero dell'Interno e tre esperti in gestioni aziendali, patrimoniali e progetti di finanziamenti
In programma undici conferenze di servizi
Sono oltre duemila i beni da destinare, impegnativo il programma dell'Agenzia. Previste undici conferenze di servizi per acquisire le manifestazioni d'interesse. L'Agenzia è un ente con personalità giuridica di diritto pubblico, con autonomia organizzativa. La sede principale è a Reggio Calabria. Diverse le sedi secondarie: Milano, Roma, Napoli e Palermo. Scopo principale dell'Agenzia è quello di provvedere alla destinazione dei beni confiscati alle mafie.
Il direttore, scelto tra i prefetti, è nominato con decreto del presidente della Repubblica. Nelle scorse settimane è stato sottoscritto al ministero delle Politiche agricole un protocollo di cooperazione con il Mipaaf e l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, in materia di valorizzazione dei terreni confiscati e non solo.