Sta facendo discutere il nuovo ed ennesimo episodio di 'malascuola' che sta interessando l'Italia. Andando maggiormente nello specifico, questa volta si è trattato di un episodio che ha visto un ragazzino bullo minacciare il proprio professore per avere la sufficienza. Negli ultimi mesi, gli attacchi ai professori e gli atti di bullismo risultano essere sempre più presenti e trattati dai mass media e dall'opinione pubblica nazionale.

Le minacce del bullo al professore diventate virali

Nelle ultime ore si sta parlando molto dell'episodio che ha interessato il ragazzino bullo e il professore, specificatamente avvenuto nell'istituto tecnico commerciale 'F. Carrara' di lucca. Nel video diventato virale e girato dai compagni di classe del ragazzino bullo, si vede il professore a cui viene chiesto di inginocchiarsi e ad umiliarsi davanti alle minacce del ragazzo. Tali minacce dello stesso giovane sono state motivate da un brutto voto dato dal professore e non accettato dal bullo.

Il bullismo e la crisi dell'istituzione scolastica italiana

Come già ricordato, il bullismo e gli attacchi ai professori risultano essere sempre più frequenti nella Scuola italiana. Proprio pochi giorni fa, ad Alessandria una docente era stata legata e picchiata da alcuni alunni e il video del pestaggio era diventato virale sul web. La stessa docente non voleva denunciare l'accaduto e vi sono state date delle punizioni considerate alquanto lievi per l'intera classe, sospesa per un mese con obbligo di frequenza.

Tale grave episodio risulta alquanto emblematico dell'attuale situazione di crisi che sta attraverso l'istituzione scolastica nazionale, la cui autorevolezza viene messa sempre di più in discussione.

Su ciò, ci sarebbe anche da dire che anche un certo 'lassismo' concepito in modo eccessivamente radicale ha portato a tale situazione in quanto è stato utilizzato anche per tollerare episodi critici e gravi sostenendo che fossero delle semplici 'ragazzate'.

Su tale questione, c'è da aggiungere che comunque la soluzione non può essere ricercata nella mera repressione e nei 'vecchi metodi' autoritari di gestione e controllo dei ragazzi ma semmai nella ricerca di una 'nuova autorevolezza' della scuola italiana che miri ad incentivare la libertà dei giovani e al contempo ad educarli al rispetto dei propri coetanei e degli stessi loro insegnanti e viceversa.